"Quel che resta" al Teatro Portaportese
“QUEL CHE RESTA”
A proposito di mobbing, shocking e altre amenità
“Il passato il danno lo ha già prodotto, ora può solo diventare poesia”
V. Capossela
di e con Monica Faggiani
aiuto regia: Silvia Soncini
grafico: Andrea Finizio
disegno luci: Alessandro Tinelli
Martedì 21 e mercoledì 22 gennaio all’interno della rassegna “CIVILMENTE, OLTRE IL PREGIUDIZIO” approda al Teatro Portaportese il poetico monologo di Monica Faggiani “QUEL CHE RESTA”
L'idea nasce da una riflessione sul mobbing che l'autrice/interprete del progetto sta portando avanti da diversi anni.
I dati statistici ci raccontano che questo fenomeno è in largo aumento e spesso le "vittime" non ne sono neanche consapevoli.
Viene raccontata una storia di "ordinaria follia" come ce ne sono tante... ma spesso sommerse dall'abitudine e dalla difficoltà di parlarne.
Bisogna raccontarle invece e bisogna combatterle!
Una storia in cui la vicenda legata al mobbing viene inserita all'interno di relazioni più ampie in cui si giocano “dinamiche di potere”.
Perché si entra in queste dinamiche? E' possibile uscirne?
Con lucido disincanto e potente ironia la protagonista cercherà di rispondere a queste domande facendoci partecipare alla sua storia, raccontandoci come ne è venuta fuori e soprattutto testimoniando come questa possibilità ci sia sempre per tutti.
Momenti lirici si alterneranno a momenti di cruda informazione sulle modalità e conseguenze del mobbing e soprattutto a momenti di comicità in cui la protagonista si divertirà a prendere in giro se stessa, le illusioni e le fragilità del nostro tempo.
E la narrazione si apre così a temi quali l'amore, le speranze per il futuro e la capacità di riappropriarsi del proprio destino.
Le vicende di Candy Candy e il mito di Persefone accompagnano trasversalmente tutta la storia che altro non è che un viaggio che la protagonista compie dal mondo delle fiabe dell'infanzia all'età adulta, età della consapevolezza e della possibilità di scegliere.
Una semplice fanciulla che diviene Regina degli Inferi! Una storia di coraggio e di cambiamento.
Uno spettacolo in cui molti potranno identificarsi e perché no riflettere su come cambiare ciò che di noi e della nostra vita spesso ci sembra impossibile da cambiare.
Rassegna stampa
“Storia di una ricostruzione dell'identità al femminile a partire dal mito di Persefone sino al presente: passando dalle Candy Candy ai Terence che hanno popolato i nostri sogni e incubi di ragazze, agli amori fatali dei film di Truffaut e stemperandosi, infine, nelle sonorità agrodolci di Vinicio Capossela. ... Monica Faggiani in "Quel che resta" appassiona la platea nel doppio ruolo di autrice e interprete assoluta, conquistando lo status di "donna contro”, con forti rievocazioni agli scritti di Susan Sontag e all'ironia agre e lieve di Natalia Ginzburg.”
(Sipario.it)
“Monica Faggiani è riuscita con Quel che resta in una realizzazione scenica che ha pochi precedenti, dove la carica espressiva di denuncia cara al Teatro di narrazione, qui relativa a mobbing e stalking sul luogo di lavoro comminati dai vertici dirigenziali maschili nei confronti delle donne, collima con l’identificazione del mito nella contemporaneità, posto in relazione alla fruizione di un immaginario collettivo che si specchia nell’ideale sentimentale femminile. … L’interpretazione della regista e autrice è sentita, a tratti commovente, non scevra da ironia e comicità amara... Ineguagliabile.”
(Punto e Linea Magazine)
“Sofferenza. Dubbio. Cambiamento. Riscatto. Vittoria. Il tortuoso percorso, intrapreso da Monica, la porta oggi a voler raccontare se stessa, e la metamorfosi che la porteranno a definire sé stessa come “donna del cambiamento” . ... Lo spettacolo è incalzante e racconta l’impossibile: la storia che mai la nostra sensibilità e disarmata fiducia vorrebbe sentire, ovvero il vissuto sconvolgente che, a dispetto della storia, è anche racconto intessuto di grande autoironia e di tanta bellezza.
La bellezza di una donna intelligente, ironica e forte.” (Afterclap.it)
“Con molta ironia e citazioni divertenti dal quotidiano al mondo dei cartoni animati e delle fiabe, Monica Faggiani ci consegna un racconto lucidissimo e graffiante... Uno spettacolo da vedere per guardarsi dentro e guardare al proprio mondo con occhi diversi. Senza paura.” (TopHat.Blog)
“...le parole dell’attrice scavano dentro lo spettatore. Ma scavano con un intento opposto, quello di alleggerire, di togliere un peso dalla coscienza. È così che Monica Faggiani crea un racconto condiviso, una storia in cui tutti sono chiamati in causa.”
(MilanoTeatri.it)
TEATRO PORTAPORTESE
Via Portuense 102 – Roma Tel.065812395
BIGLIETTI
INTERO 15,00 EURO (13,00 EURO +2,00 DI TESSERA)
RIDOTTO 12,00 EURO (10,00 + 2,00 DI TESSERA)