"Qualcosa del genere" mostra personale di Luca Grimaldi
“Qualcosa del Genere”, mostra personale del giovane pittore Luca Grimaldi a cura di Giulia Lotti e Chiara Pietropaoli, è la prima residenza artistica promossa da Ex Dogana Galleria, il nuovo spazio espositivo dell’Ex Dogana dedicato all’Arte Contemporanea.
L’attività di Ex Dogana Galleria, nel cuore del quartiere San Lorenzo, già teatro di un’importante rigenerazione urbana a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 con gli artisti di via degli Ausoni, è legata alla Factory Studio Volante, presente da due anni nel polo culturale, dove convivono artisti internazionali dai molteplici linguaggi. Pittori e grafici, artisti installativi e fotografi, la maggior parte di età compresa tra i 25 e i 35 anni, condividono quotidianamente lo spazio, suddiviso in studi assegnati annualmente e atelier riservati a residenze temporanee.
Ex Dogana Galleria si configura come luogo di sperimentazione e incontro, un ponte di collegamento tra le attività della Factory e il pubblico, attraverso mostre personali e collettive ma soprattutto progetti site – specific, realizzati dagli artisti in residenza, in sinergia con il luogo. Nel tempo saranno invitati a partecipare artisti, italiani e internazionali di diverse discipline, che avranno la possibilità di risiedere negli studi, in periodi di tempo variabili, al fine di realizzare un progetto artistico.
Il primo artista in residenza temporanea è il romano Luca Grimaldi, inviato dalle curatrici Giulia Lotti e Chiara Pietropaoli, che, da febbraio a maggio 2018, ha realizzato parte delle opere della sua prima mostra personale: “Qualcosa del Genere”, che raccoglierà i lavori dell’artista datati dal 2017 a oggi.
Con venti dipinti a olio su tela, indaga le visioni familiari e ricorrenti che fanno parte di un universo collettivo: immagini generiche, comuni, contesti e spazi ordinari o oggetti esposti usualmente tra banchi del supermercato.
“Mi rapporto all'immaginario stock perché fa parte di un patrimonio iconografico comune e condiviso, le immagini stock sono delle icone.” racconta l’artista, “Queste immagini non sono fatte per essere contemplate ma quando le dipingo mi trovo invece a doverle osservare attentamente e noto che sono piene di sottigliezze. Attraverso la pittura posso interpretare queste informazioni, posso immaginare il motivo dietro a determinate scelte e mi domando se certe scelte grafiche facciano parte del nostro immaginario perché vengono ripetute all'infinito o se sono ripetute all'infinito perché fanno parte del nostro immaginario.”
Per info scrivere a info.qualcosadelgenere@gmail.com