Prestissimo, “festa della musica classica giovane”
Le prime tre giornate dei Giardini della Filarmonica, dal 26 al 28 giugno, sono dedicate a Prestissimo, “festa della musica classica giovane” protagonisti alcuni validissimi e talentuosi artisti di nuova generazione, che dialogheranno con un pubblico ci auguriamo di tutte le età e di diverso gusto musicale, presentando recital solistici, sfide musicali e incontri, nella convinzione che la musica classica sia qualcosa di vivo e vitale, da non relegare a pochi luoghi sacri e lontani dalle nuove generazioni.
Prestissimo è realizzato in collaborazione con Arte2o, nuova e promettente realtà attiva nel campo culturale, impegnata dal 2009 nella promozione e formazione soprattutto di giovani talenti e con Quinte Parallele media partner del progetto.
I Giardini della Filarmonica fanno parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE.
Prestissimo, “festa della musica classica giovane”
La giornata di martedì 26 giugno si apre in Sala Casella (ore 18.30) con il recital dedicato al Novecento di Flavio Nati, chitarra d’oro come “Giovane Promessa” nell’anno 2016 conferitagli dal comitato scientifico del Convegno di Chitarra di Alessandria “Michele Pittaluga”, diploma in chitarra al Conservatorio Santa Cecilia di Roma nel 2012, laurea con lode al Conservatorio di Maastricht, perfezionandosi poi con i migliori chitarristi di oggi.
Alle ore 20 toccherà al duo Matteo Rocchi alla viola (solista dell’ensemble Imago Sonora) e alla pianista Ludovica Vincenti, perfezionatasi all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, che eseguiranno la Sonata Arpeggione di Schubert. Ad aprire il concerto il giovanissimo violinista Carlo Severini.
Chiusura di giornata alle ore 22 con l’originale sfida pianistica Mozart-Salieri 2.0 affidata al talento di Gesualdo Coggi (a soli 24 anni terzo premio al “Busoni”, concorso pianistico tra i più importanti al mondo) e Massimo Spada, trentaduenne dalla promettente carriera, allievo di Petrushansky e Risaliti all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Una sfida in tre manche a suon di Debussy, Mozart, Liszt e Kapustin…
La giornata si arricchisce dell’incontro (primo di tre in programma), in cui si parlerà del ruolo delle principali istituzioni musicali romane nella promozione di giovani talenti e nelle strategie di educazione delle stagioni concertistiche. Interverranno Andrea Lucchesini direttore artistico della Filarmonica, Michele dall’Ongaro presidente-sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Nicola Sani consigliere artistico della IUC e Roberto Giuliani direttore del Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Mercoledì 27 giugno si apre in Sala Casella (ore 18.30) con due giovani talenti che il pubblico della Filarmonica ha già potuto apprezzare nella stagione invernale, in particolare nella rassegna Assoli, dedicata al virtuosismo strumentale e alla musica d’oggi con i solisti dell’Imago Sonora. Ora si propongono in un originale duo che dialogherà sulla musica di Bartók, Bizet, Piazzolla e Schubert. Sono il fisarmonicista Samuele Telari (premio Abbado 2015, un importante debutto alla Filarmonica di Berlino nel 2016 e un CD appena uscito, Limes, che ha già ricevuto importanti elogi della critica musicale italiana), e la flautista Bianca Fiorito (primo premio al III Concorso flautistico internazionale “S. Gazzelloni”, con una carriera artistica già avviata e di successo).
Alle ore 20 il concerto con musica di Mahler, Dvo?ák e Bernat Català (pianista dell’ensemble) del Caravaggio Piano Quartet, formazione nata appena un anno fa, per volontà di quattro giovani musicisti perfezionatisi in alcune delle istituzioni internazionali più prestigiose (Royal Academy of Music, Guidhall School of Music and Drama di Londra, Universität Mozarteum, Haute École de musique di Ginevra).
A fare da “padrino” a questa prima edizione di Prestissimo e ai suoi giovanissimi talenti, ci sarà Alessandro Carbonare primo clarinetto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, eccellente solista e promotore di nuovi musicisti, protagonista insieme al giovane chitarrista Gian Marco Ciampa del Talk delle ore 21 (Musicisti ieri ed oggi: tra tecnologia e repertorio).
Alle ore 22 nei Giardini il concerto Clarinotte che vedrà Carbonare insieme ad altri due – altrettanto eccellenti - clarinettisti (Luca Cipriano e Perla Cormani) in un insolito Trio di soli clarinetti. Una formazione tanto inconsueta quanto versatile che spazia liberamente all’interno di un repertorio vario e stimolante: si parte dai rarissimi Divertimenti originali per tre corni di bassetto di Mozart per arrivare alle incursioni nella musica jazz di Chick Corea, fantasie sulla musica brasiliana, fra samba e bossanova, fino alla travolgente musica Klezmer con cui i musicisti amano chiudere i loro concerti.
Ultima giornata di Prestissimo, giovedì 28 giugno con tre concerti che spazieranno dalla musica antica fino ai giorni nostri con una ampia gamma di strumenti e giovanissimi talenti chiamati a raccolta. La giornata si apre alle 18.30 in Sala Casella con Luca Bertelli e il suo hang, lo strumento del XXI secolo “venuto dallo spazio”, dalle sonorità che oscillano fra l’ipnotico e l’onirico, la forma simile a un disco volante e un timbro particolarissimo, che tutti noi abbiamo iniziato ad ascoltare solo da pochi anni, magari passeggiando per le strade e le piazze di città. Prodotto artigianalmente a Berna, dove vengono costruiti pochissimi pezzi all’anno, l’hang di Luca Bertelli dialoga in questa occasione con le sonorità di tre strumenti ad arco ? il violino, la viola e il violoncello del Trio Improvviso ?, dando vita a improvvisazioni su ogni genere di musica, da Bach a Morricone, da Max Gazzè ai Nirvana e Bronski Beat.
Più classico il secondo concerto delle ore 20 con il giovanissimo violinista Ivos Margoni, classe 1999, e la pianista, 18 anni a dicembre, Giulia Loperfido in un programma che alterna la Prima Sonata per violino e pianoforte di Brahms (op. 78) alla Sonata n. 2 op. 94bis di Prokof’ev. Completano il programma lo Scherzo scritto da Brahms nel 1853 per la Sonata FAE (composta insieme a Schumann e Dietrich) e Tzigane di Ravel, “un pezzo virtuosistico nel gusto di una rapsodia ungherese” come la definì lo stesso autore che la scrisse nel 1922 in omaggio alla violinista ungherese Jelly d'Aranyi.
La giornata termina con la musica antica suonata da I Bassifondi ensemble fondato da Simone Vallerotonda, per riscoprire e offrire al pubblico la musica del ‘600 e ‘700 in una versione da camera (Giardini ore 22). Musica di raro ascolto che usa strumenti dell’epoca come tiorba, colascione e chitarra battente, e che prende spunto dall’uso nel ‘600 dell’alfabeto “falso” ovvero l’indicazione tramite lettere dell’alfabeto di accordi “sporcati” da acciaccature e note estranee, che rendevano peculiare e unica l’esecuzione chitarristica dell’epoca. Il programma rievoca un tipico ensemble del XVII secolo, in cui le opere più rappresentative della prima metà del ‘600 vengono rieseguite con lo stesso spirito di condivisione ed improvvisazione, tratto peculiare della maniera antica di far musica insieme.