Piccolo Festival delle Dieci Notti
Ricreare nel cuore di Roma l’intimità di un salotto tra amici, fatto di suoni e di emozioni: è questa la suggestione che ha ispirato gli organizzatori del Piccolo Festival delle Dieci Notti che dal 26 luglio al 4 agosto si svolgerà al BiblioBar di Lungotevere Castello all’interno della programmazione estiva della Federazione Italiana Invito alla Lettura.
Per dieci notti, a partire dalle 21.30 circa, su un piccolo palco si aspetterà il buio ascoltando Michele Botrugno leggere brani di letteratura con la regia di Alessandro Carbone. Alle 22.30 i libri lasceranno spazio alla musica che proseguirà non oltre mezzanotte.
Protagoniste saranno le storie, narrate, lette, cantate e suonate. "L'idea è quella di combinare un ambiente raccolto con un programma vasto e accattivante di letture e concerti richiamando, proprio per questo inedito mix, un pubblico più ampio di quello che tradizionalmente segue i due generi di spettacolo- spiega il Direttore Artistico del Festival Lucio Villani -. La totale gratuità del Piccolo Festival, insieme allo scenario naturale offerto da Castel Sant’Angelo, ci ha orientati verso una proposta di alta qualità musicale, scegliendo prevalentemente formazioni di numero ridotto, duo e trio, e quasi tutti artisti italiani apprezzati sulla scena internazionale".
A fare eccezione, in programma il 3 agosto al BiblioBar, è un pezzo da novanta: il sassofonista “Sax” Gordon Beadle, uno dei riferimenti mondiali del Rythm and Blues, in concerto insieme a Luca Giordano, tra i migliori chitarristi blues nostrani, che ormai divide la sua vita tra l’Italia e gli USA.
Proprio per la sua connotazione marcatamente blues, questa seconda edizione del Piccolo Festival delle Dieci Notti ha ricevuto il Patrocinio dell’American Academy in Rome.
Complessivamente l’omaggio sensibile e ricercato a questo genere musicale fecondissimo trova nel programma del festival due parentesi non casuali: un concerto marcatamente jazz, quello del 29 luglio con il Bottalico-Creni-Ciancaglini-Fumagalli Quartet, e la mappatura dei quartieri di Roma, in apertura e chiusura del festival (il 24 luglio e il 7 agosto) con Giulia Ananìa e il suo progetto REM – Rome Emotional Map.
La line-up che costituisce il cuore del festival prevede nell’ordine The Hay Bale Stompers, Lino Muoio Mandolin Blues, Kozmic Blues, Rico Blues Combo, il duo Veronica Sbergia e Max De Bernardi, Alberto Marsico & Organ Logistics, River Blonde, Marco Pandolfi e Roberto Luti. Musica in libertà, invece, per il pre- e post- festival con Simone Nobile and his jukes, Traindeville, Orchestra Cocò e l’omaggio a Django Reinhardt di The Philosophists special guest Daniel John Martin.
Letture dal gusto USA (Bukowski, Hemingway, David Foster Wallace) e italiane (Calvino, Buzzati, Flaiano) anticiperanno i concerti collocando libri e scrittori in uno spazio intimo e raccolto dove sia facile portare a galla il loro “Senso della visione”, tema di questa edizione.