Pasolini Pigneto, l'8 maggio una serata dedicata al regista scrittore
PASOLINI PIGNETO. Questo il nome dell'evento dedicato all'importanza che l'autore e regista ha avuto nello stravolgimento e trasformazione del quartiere. L'appuntamento è per giovedì 8 maggio a partire dalle ore 20, lungo la Via Fanfulla da Lodi. Durante la serata ci saranno interventi di street art, proiezioni di immagini d’epoca, installazioni visive e sonore di artisti, l'esposizione di una serie di scatti d’epoca dall’archivio dell’Istituto Luce e di foto reperite presso gli abitanti del quartiere. In concomitanza della manifestazione curata da Agathe Jaubourg, sarà pubblicato anche il volume fotografico di Massimo Innocenti Jr. dal titolo "Pasolini Pigneto, Il Bar Necci ai tempi di Accattone".
VIA FANFULLA DA LODI - Gli ideatori di PASOLINI PIGNETO hanno scelto di partire dalla strada protagonista del film "Accattone". Il percorso culminerà al Bar Necci, centro nevralgico della manifestazione. Qui e negli ambienti limitrofi (baracche e capanni dismessi), avranno luogo suggestioni sonore, visive e installazioni con chiaro riferimento alla strada e a Pasolini. Il percorso proposto dalla Jaubourg, ruoterà innanzi tutto intorno alla Street Art e ai suoi esponenti sempre più presenti tra le piccole strade del Pigneto.
GLI ARTISTI - Grande risalto sarà poi dato all'articolo scritto da Pasolini dal titolo "Io so i Nomi" che uscì nel 1974 sul Corriere della Sera. A questo si ispira il grande murales di Omino71, street artist presente e protagonista insieme a Mr. Klevra di più opere ispirate a P.P.P. all'interno del quartiere.
Tra gli altri artisti presenti alla manifestazione ci saranno Mauro Pallotta e Claudio Palmieri. Quest'ultimo realizzerà una live performance all'interno di una delle baracche, dedicata all'autore. Ci sarà anche Elisabetta Benassi, con le proiezioni di "You'll Never Walk Alone" (video in cui l'artista immagina che il suo alterego e P.P.P. giocano a calcio) e "Timecode" (video in cui l'alterego e P.P.P. attraversano in motocicletta la periferia romana).
IL PERCORSO - L'influenza del regista sull'attività di questi giovani e rinomati artisti sarà uno degli aspetti più interessanti della manifestazione. Le opere tematiche lungo la via accompagneranno i visitatori dalla strada fino all'evento stesso. Nasce così la volontà di indagare, mostrare e scoprire le origini del Bar Necci e del quartiere stesso. Dall'arrivo di Pasolini a Roma, fino al biennio '59/’60, durante il quale l'autore ha realizzato 'Accattone'. Questa sarà dunque il fulcro dell'iniziativa, film-evento che ha cambiato la storia del bar e del quartiere. Il percorso artistico farà luce su un periodo chiave del quartiere, mostrando un volto nuovo dei cosiddetti 'Ragazzi di Vita'.
GLI EVENTI - Nella seconda parte della manifestazione ci saranno proiezioni, installazioni visive e sonore e l’esposizione di una serie di scatti d’epoca, alcuni degli abitanti del quartiere, che andranno ad aggiungersi alle istantanee reperite direttamente dall’archivio dell’Istituto Luce. Trentadue scatti che verranno posti all'interno dei locali del Necci; immagini d'epoca suggestive che raccontano la reale vita dei ragazzi e della gente delle vie del Pigneto e che faranno capo alla tela di Giulio Cappello ispirata a Pasolini ed esposta in pianta stabile presso il Bar.
Gadgets, T-Shirt e volumi a tema saranno a disposizione del fruitore, che potrà anche usufruire delle pillole corsare tratte direttamente dagli Scritti Corsari di P.P.P.). Si tratta di un souvenir culturale che i visitatori potranno acquistare dall'apposito distributore di palline a sorpresa.
A cura di Massimo Innocenti, sarà disponibile al pubblico il volume dal titolo "Pasolini Pigneto, Il Bar Necci ai tempi di Accattone", al cui interno si troverà anche il contenuto extra Intervista Impossibile a Pierpaolo Pasolini di A. Jaubourg, introduzione alle immagini dell'opera di Zilda, noto street artist francese. Un percorso mnemonico quello curato da Innocenti Jr., che attraverso le fotografie originali del tempo trascrive e racconta la Roma che portò P.P.P. alla scelta del Bar, del set di Via Fanfulla da Lodi e di quei volti che le sue riprese hanno intrappolato nel tempo.