Paganesimo e Cristianesimo: il Pomponio Hylas e San Giovanni
A pochi metri dalle mura Aureliane si trova un prezioso colombario utilizzato fino al II sec. d.C. . Prende il nome dal liberto Pomponio Hylas, le cui ceneri, assieme a quelle della moglie, furono riposte in questa sede in età flavia. Le decorazioni, coloratissime, si estendono a tutto l'ambiente: girali di vite, uccelli, amorini, figure mitologiche, assieme a due figure, probabilmente i due fondatori del monumento sepolcrale. La figurazione simbolica sembra alludere al destino dell'anima nell'Aldilà: i campi Elisi per i buoni, il Tartaro per i malvagi. A pochi metri dal Colombario fu costruita una delle chiese più antiche della città, risalente al V secolo. Al suo interno si trova un importantissimo ciclo di affreschi costituito da ben 46 scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, che la consacra come uno dei maggiori esempi di pittura medioevale romana assieme all'Aula Gotica del Monastero dei Santi Quattro Coronati.