Non smetti di esistere // Alisia Cruciani
Venerdì 7 aprile alle ore 19 negli spazi di Lab.174, laboratorio di sperimentazione creativa nel cuore di Roma, inaugura la mostra personale di Alisia Cruciani "Non smetti di esistere", a cura di Michele Gentili. L'esibizione raccoglie opere recenti dell'artista incentrate sul tema del ricordo e sul vano tentativo di rendere le proprie memorie incorruttibili dal tempo. A dare il nome alla mostra è il ciclo fotografico Non smetti di esistere, avviato lo scorso anno, che si pone come un omaggio tenero e malinconico ai nostri luoghi, quelli che ognuno di noi riconosce come la propria casa. Oltre a queste immagini, saranno esposte le Nature Morte, doppia serie di sculture in cui l'artista utilizza materiali fortemente simbolici come il sale e la cera per bloccare e cristallizzare, in una forma solo apparentemente immutabile, una materia organica che, come il ricordo, è destinata a deperire. Tutte le opere in mostra utilizzano medium e tecnologie in grado di salvare la memoria dall'oblio e la vita dal gioco del tempo. In particolare, con l'installazione partecipativa Memini l'artista crea un momento per il ricordo e invita il pubblico a scrivere e condividere con lei una memoria d'infanzia. Quanto emergerà farà parte di un atlante della memoria, libro d'artista in cui Cruciani rielaborerà ricordi collettivi e anonimi raccolti nel corso di differenti occasioni. La mostra è realizzata in collaborazione con il musicista e compositore Giovanni Cristino. Alisia Cruciani (Recanati, 1989) - Artista marchigiana laureata al corso magistrale di Teatro e Arti Visive dell'Università IUAV di Venezia. Dopo tre anni passati all'Accademia di Belle Arti di Bologna, in cui studia e sperimenta vari linguaggi, decide di dedicarsi principalmente alla pratica dell'installazione ambientale in cui generalmente contempla ogni possibile direzione, deriva o svolta imprevista. Alisia Cruciani ha inoltre sviluppato un particolare interesse nell'utilizzo non convenzionale e scultoreo di materiali naturali quali il feltro e la cera. Di grande rilevanza nel suo percorso di crescita, è la recente attenzione nei confronti della performance musicale, intesa come nucleo pulsante e costituente delle installazioni stesse. Vive e lavora tra la Puglia e le Marche