National Treasures, Carlo Atti meets Giovanni Amato
Carlo Atti e Giovanni Amato. Probabilmente il miglior concerto di jazz italiano che il Gregory’s abbia mai presentato. Dopo aver organizzato più di 500 concerti all'anno in tutta Roma per anni il Gregory's ha pensato di poter fare qualcosa in più, qualcosa di speciale. E fare di più vuol dire rendere possibile l'incontro tra le due massime espressioni del jazz italiano attualmente in circolazione, i due musicisti che rappresentano il punto massimo di un modo di intendere il jazz, di essere al suo servizio e al servizio del pubblico. Se ci fosse un modo migliore per spiegare cosa vuol dire dialogare, improvvisare, scambiare, trattare il jazz come merita, e soprattutto rispettare il pubblico e portarlo al folle amore per la musica che è la nostra ragione di vita, lo faremmo; ma mettere insieme il sax tenore di Carlo Atti e la tromba di Giovanni Amato significa scrivere una voce enciclopedica della parola jazz.
Un concerto monumentale, un evento che rappresenta una festa per noi e per i nostri amici, e forse la migliore occasione per chi non conosce - o per chi crede di non amare - il jazz, per cambiare idea, per scoprire come in Italia abbiamo alcuni dei migliori musicisti in circolazione oggi a livello internazionale, e come questa musica può portarci in luoghi sconosciuti con la leggerezza, l’eleganza e la semplicità che solo i grandi sanno mettere nelle cose che fanno, anche le più complesse e difficili. Suonare per il gusto di farlo, perché non se ne può fare a meno, perché si ama quello che si fa, perché si vuole regalare al pubblico un’esperienza da ricordare negli anni. Il concerto di questa sera è "il" concerto da non perdere.
Carlo Atti è forse la migliore incarnazione di venticinque anni di jazz al Gregory’s. Il suo modo di amare il jazz, di suonare come se non si potesse fare altro nella vita, come se il jazz fosse la vita stessa; e c’è una bella differenza tra quello che si può dire e quello che vale la pena di provare sulla pelle. Per sapere qualcosa su Carlo Atti basta leggere la sua biografia, e cercare un po' in giro: troverete notizie, video, foto, curiosità e qualche aneddoto. Quello che non troverete da nessuna parte – a parte il palco del Gregory’s bytheRiver – è tutto quello che riesce ad esprimere con il suo sax, dal vivo. Quello che Carlo Atti è in grado di comunicare con il suo sax va al di là del jazz – pur essendo allo stesso tempo jazz puro, in continua connessione tra origine ed essenza – e ci racconta di tutti i vinili che ha ascoltato, di tutti i musicisti che ha incontrato, di tutti i club in cui ha suonato e di tutti i festival a cui ha partecipato, in Italia e nel mondo, lasciando sempre la sua indelebile e inconfondibile traccia nella memoria di chi lo ha visto e di chi ha collaborato con lui.
Giovanni Amato, che ha nel tocco morbido e potente la cifra stilistica della sua versatile e spontanea musicalità, è stato vincitore assoluto dell'”Italian Jazz Awards 2009″ (migliore artista jazz Italiano dell’anno), e suona con formazioni, sia come leader sia come sideman di grandissimi artisti internazionali, nei più grandi festival e club del mondo. Tra le sue più prestigiose collaborazioni citiamo: Danilo Perez, Lee Konitz, Gary Peacoc, Steve Grossman, George Garzone, Bill Hart, Tom Harrell, Peter Eskine, Tony Scott, Avishai Cohen, Richard Galliano, Roberto Gatto, Maurizio Gianmarco, Dado Moroni, Danilo Rea, Antonio Faraò e Mario Biondi.
L’area consente
un ampio accesso
senza bisogno di prenotazione.
Inizio concerto ore 22.00
3519509860
Gregory's bytheRiver
Lungotevere Tor di Nona