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I capolavori inediti di Monet in mostra al Complesso del Vittoriano. La recensione

Fino all’11 febbraio al Complesso del Vittoriano saranno esposti alcuni capolavori inediti di Claude Monet. La mostra, a cura di Marianne Mathieu, è composta da una sessantina di opere che indagano l’evoluzione della pittura e dei soggetti del maestro dell’Impressionismo.

Ha aperto lo scorso 19 ottobre e sarà visitabile fino all’11 febbraio 2018 la mostra Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi al Complesso del Vittoriano. All’interno della grande esposizione interamente dedicata a Claude Monet e alla sua evoluzione pittorica, sono esposti circa 60 capolavori inediti, frutto delle donazioni dei collezionisti e del figlio Michel.

Le opere più care all’artista, conservate nella sua ultima amatissima dimora di Giverny e donate al Musée Marmottan Monet sono qui raccolte per creare un percorso completo, unico e meraviglioso al tempo stesso: dalle prime caricature realizzate dall’artista alla fine degli anni ’50 dell’Ottocento ai ritratti dei suoi amati figli; dai primi studi cromatici sul paesaggio rurale e urbano di Londra, Parigi, Vétheuil e Pourville alle tele dedicate ai fiori del suo giardino; dalla modernità delle celebri serie del Ponte giapponese e del Salice piangente fino alle monumentali Ninfee dai colori evanescenti e sfumati.

Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi © Vittoria Sut

I dipinti provenienti dalla collezione personale del maestro di Giverny sono unici per due motivi: poiché furono gelosamente conservati dall’autore e perché ripercorrono tutta la sua carriera. Il nucleo della mostra allestita al Vittoriano è composto da veri e propri capolavori, alcuni dei quali presentati per la prima volta in Italia.

Il percorso inizia tramite un video e dei pannelli luminosi sui quali vengono proiettate le più belle opere di Monet – tra l’altro molto suggestivi – e si snoda attraverso 7 sezioni che indagano l’evoluzione dei suoi soggetti e della sua tecnica pittorica.

Non ci si aspetta di vedere caricature tra le opere di Monet eppure proprio questa forma d’arte caratterizza la sua prima formazione e attività, inoltre gli frutteranno la notorietà di cui aveva bisogno. Nella stessa sala troviamo i ritratti, fondamentali per capire ciò che interessava davvero al pittore ovvero lo studio del colore e la resa di esso in base alla luce.

Claude Monet, Il ponte giapponese (1918-1919) © Vittoria Sut-3

Il percorso continua analizzando la lunga serie di viaggi, svolti insieme al compagno e collega Renoir, in cui conosce il sud della Francia e la Liguria dove scoprirà la luce del sole, del giorno, del Sud, che lo porterà a inserire colori più intensi, più luminosi, più forti sulla sua tavolozza. Tutto è variopinto e dorato, è meraviglioso e ogni giorno la campagna è più bella, sono incantato. A contare per Monet sono la luce, l’aria e tutto ciò che si frappone tra il soggetto e il suo occhio

Monetcacciatore di soggetti” è sempre alla ricerca di nuove meraviglie da dipingere, ma sarà nel giardino della sua villa a Giverny in cui troverà la vera ispirazione. Il mio giardino è l’opera d’arte più bella che io abbia mai creato. Qui prenderanno forma le più belle e importanti serie di dipinti esposte nelle sale successive: il Ponte giapponese, le Rosee e le Ninfee.

Ancora oggi Monet stupisce e fa innamorare, lasciando senza fiato gli spettatori della sua incredibile pittura “nuova”. Opere evocative, di una bellezza senza tempo che nella mostra, accompagnate da una lieve melodia classica, portano lo spettatore in un percorso estatico, vibrante, emozionante.

ORARI:

Dal lunedì al giovedì: 9.30 - 19.30

Venerdì e sabato: 9.30 - 22.00

Domenica: 9.30 - 20.30

(la biglietteria chiude un'ora prima)

BIGLIETTI

Intero € 15,00 (audioguida inclusa)

Ridotto € 13,00 (audioguida inclusa)

Informazioni e prenotazioni gruppi

T. + 39 06 8715111

press@arthemisia.it

Hashtag ufficiale

#MostraMonet

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