A Genzano di Roma la mostra GenerAzioni a Confronto
Verrà inaugurata venerdì 11 dicembre, alle ore 17:30, a Palazzo Sforza Cesarini di Genzano di Roma, la rassegna d’arte contemporanea “GenerAzioni a Confronto”. L’iniziativa, a cura di Giorgio Di Genova con la collaborazione di Paolo Viterbini e Walter Necci, è promossa dall’Associazione Culturale Artinarte, con il patrocinio del comune di Genzano, in collaborazione con la galleria Vittoria di Roma.
Le opere proposte sono quelle realizzate dall’anno 2000 al 2015 da un ventaglio di artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Dai centotrenta partecipanti si può intravedere il risultato della continua ricerca che porta ad individuare le linee di espressione del nuovo secolo. Il confronto tra generazioni diverse, in questo ambito, offre al pubblico l’epifania dei linguaggi dei dipinti, delle sculture e delle installazioni, che provengono da culture e da luoghi differenti. La mostra si concluderà il 10 gennaio 2016.
“La produzione artistica del primo quindicennio del 2000 ovviamente affonda le radici in quella del XX secolo”, spiega Giorgio Di Genova, “Tuttavia una ricognizione periodica, come si prefigge di essere le presente mostra, è utile a registrare i nuovi apporti linguistici e/stilistici relativi a quest’arco temporale. Almeno orientativamente, in quanto il numero degli espositori, seppur non esiguo, non può offrire uno spaccato esaustivo delle ricerche in atto, ancorché in esso siano presenti voci di diverse generazioni, nella fattispecie da quella dei nati dagli anni Trenta a quella dei nati negli anni ottanta ed addirittura un’artista nata nel 1991. Ho voluto differenziare il tragitto espositivo, proponendo il confronto di cinque minipersonali, utili a far meglio riflettere, per contrapposizione alle presenze con un’unica opera, su taluni versanti delle ricerche relative alle differenti declinazioni dello spazio: quelle di Roberta Buttini, Renzo Eusebi, Antonio Fiore, Rosario Genovese e Alba Gonzales”.
La presenza di artisti di fama internazionale riconosciuta, quali Alba Gonzales, Roberta Buttini, Antonio Fiore, Rosario Genovese, Renzo Eusebi dimostra il peso di questa rassegna che Giorgio Di Genova ha curato con l’intento di creare un momento di aggregazione che dovrà divenire evento abituale e riferimento di particolare importanza fuori dal circuito dei luoghi istituzionali di Roma città, dove le continue manifestazioni spesso si accavallano e qualche volta si annullano. “A conclusione di questo percorso espositivo di opere di artisti di differente età”, conclude Giorgio Di Genova, “va precisato che la generazione più presente è quella degli anni Quaranta con 48 artisti, seguita da 31 degli anni Cinquanta, 24 degli anni Sessanta, 15 degli anni Trenta, 7 degli anni Settanta e appena 3 degli anni ottanta, fermo restando l’unica presenza relativa agli anni Novanta, come sottolineato nel corso della trattazione. Nel complesso il confronto che è sortito è piuttosto stimolante ed è per tale ragione che chi scrive pensa di ripeterlo, sperando che alla prossima edizione della rassegna siano più numerosi gli artisti nati negli ultimi tre decenni del ‘900”.
Tra le opere presenti quelle di Roberta Buttini, il cui lavoro si svolge su due binari, quello dell'antropologia e quello della scienza, operando una ricongiunzione tra arte e scienza; nel suo lavoro sceglie la scrittura come fil rouge della sua ricerca, realizzando opere con varie tipologie di scrittura. Gli studi dell'artista hanno decriptato un linguaggio che unisce la cultura arcaica ai punti cardinali dei Maya, i principi dell'astrolabio di Galileo agli esagrammi cinesi, le matrici informatiche ai simboli ancestrali.
l luogo della mostra è il palazzo Sforza Cesarini, ormai riferimento della cultura dei Castelli Romani. Punto d’incontro di musicisti, scrittori, amanti dell’architettura e delle arti coinvolge i cittadini nelle diverse manifestazioni che l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Flavio Gabbarini e per i beni culturali dall’Assessore Virginio Melaranci, conduce con la consapevolezza dell’importanza della crescita nella cultura.