rotate-mobile
Mostre

La residenza e Rifrazioni, sperimentazione artistica senza pari

Intervista al Collettivo mmmm, ospite di Rifrazioni nel mese di residenza artistica

Il Festival internazionale Rifrazioni, che si svolgerà dal 29 luglio al primo agosto in vari luoghi pubblici di Anzio Nettuno è preceduto da un periodo di residenza artistica della durata di circa un mese (5-28 Luglio) in cui gli artisti internazionali, ospiti presso la Scuola Media Statale Giovanni Falcone di Anzio, creano opere d'arte ispirate al territorio, presentate gratuitamente nei luoghi del Festival. Abbiamo incontrato uno dei collettivi presenti a Rifrazioni dal primo giorno di residenza, il Collettivo mmmmm, composto da Adrian Fisher e Luna Montenegro in collaborazione con Ginés Olivares. I tre rimarranno sul territorio fino alla conclusione del Festival durante il quale presenteranno un progetto chiamato "Corpi collettivi".

Innanzitutto, perché questo nome "Collettivo mmmmm"?

Abbiamo scelto questo nome perché non volevamo inserire una parola, piuttosto una sensazione, un suono, una vibrazione. Il collettivo mmmm è un'esperienza, non ha significato, il lavoro che facciamo è esperienziale, anche perché noi non usiamo la parola nel nostro lavoro, preferiamo il corpo.

A Rifrazioni quest'anno presenterete il progetto "Corpi collettivi". Di che si tratta?
Vogliamo svolgere una ricerca su questo territorio e interagire con la gente del luogo e con i membri di alcune associazioni quali "biriciclabile" per avere la possibilità di guadare il corpo in un aspetto collettivo. Abbiamo interagito bene, la gente è disponibile, noi proponiamo alle persone un piccolo incontro per prendere uno stampo di una parte del corpo con del materiale argilloso e formare con ognuno di questi un'installazione, un corpo collettivo. Come artisti abbiamo sempre lavorato con l'idea del rituale e in questo progetto il rito fa parte del prendere lo stampo e chi partecipa diventa il protagonista. Cerchiamo frammenti che possono parlare di questo spazio.

E' il secondo anno che partecipate a Rifrazioni, come è evoluto il vostro lavoro?

Lo scorso anno a Rifrazioni abbiamo lavorato con l'idea della mitologia e svolto una trilogia di performance con delle maschere rappresentanti gli animali, facendo delle azioni sul luogo basandoci sulla mitologia dello stesso, ispirandoci ai personaggi quali Circe, Nerone, etc.. Quest'anno abbiamo ritenuto interessante coinvolgere le persone del luogo. Ci farebbe piacere tornare e portare avanti un lavoro più profondo. Nel progetto "Corpi collettivi" è presente anche un lato politico, vogliamo col nostro lavoro porre delle domande sul luogo, sulle cose collettive e sugli spazi pubblici dello stesso. Il nostro progetto, la volontà di prendere gli stampi è come porre una domanda a chi abbiamo di fronte, una domanda sulla territorialità senza però pretendere di dare una risposta al fruitore dell'opera ultima.

In che modo la residenza artistica influenza il vostro lavoro?

Siamo influenzati in primis dalla comunità locale con la quale interagiamo, andiamo alla ricerca di persone interessate a confrontarsi con noi e partiamo da questo per strutturare un progetto di incontro che consiste nel parlarci, conoscerci, riprendere con la telecamera l'incontro e solo alla fine prendere lo stampo di una parte del corpo di questa persona. Ogni incontro influenza il nostro lavoro e lo stesso vale per il feedback che abbiamo dal team di Rifrazioni e dagli artisti che partecipano alla residenza. Abbiamo lavorato con gli altri artisti coinvolgendoli nel nostro incontro con le comunità locali e anche noi abbiamo partecipato a loro lavori e performance. Il progetto è organico, cresce e si sviluppa attraverso gli incontri quotidiani e prevede tre fasi di sviluppo: un lavoro filmico (un mix tra documentario film e video poetico), un'installazione ed una performance. Il lavoro conclusivo sarà condiviso con il pubblico durante il festival Rifrazioni.

Rifrazioni punta molto sulla Residenza artistica, si avverte questo dagli artisti?

Rifrazioni per noi è un esperimento importante, crea la possibilità di relazionarsi e la residenza artistica è il contenitore del nostro lavoro ci offre un contesto in cui incontrare persone. Rifrazioni ci mette in contatto con luoghi pubblici e privati e da la possibilità al nostro progetto di modificarsi costantemente. Torneremo volentieri perché qui è un contesto fantastico. Rifrazioni mette a disposizione tutto e allo steso tempo ci rende indipendenti. In altri festival devi mostrare il prodotto punto e basta qui a Rifrazioni la residenza permette di ricercare, di pensare, di lavorare con le specificità locali, di sperimentare. Rifrazioni è un caso unico e raro nel contesto dei Festival internazionali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La residenza e Rifrazioni, sperimentazione artistica senza pari

RomaToday è in caricamento