"Giacomo Boni. L’alba della modernità": fino al 30 aprile la mostra “diffusa” tra Palatino e Foro Romano
Il Parco archeologico del Colosseo dedica una grande mostra alla figura di Giacomo Boni (Venezia, 1859 – Roma, 1925): la vita e la personalità del famoso archeologo e architetto sono raccontate nei luoghi dove ha principalmente operato e di cui ha disegnato l’attuale fisionomia come il Foro Romano e il Palatino.
Autodidatta, con una formazione di disegnatore nei cantieri veneziani, col tempo diviene archeologo e architetto sviluppando metodi innovativi di scavo – a cominciare da quello stratigrafico – di restauro, di documentazione e di valorizzazione. Comprende l’importanza di condividere con il grande pubblico il valore delle scoperte che hanno ridisegnato l’aspetto del Foro Romano ricorrendo a un linguaggio nuovo, non accademico, e alla fotografia. Tra le scoperte si ricordano quelle del Tempio di Vesta; il complesso della fonte sacra di Giuturna; la chiesa medievale di Santa Maria Antiqua con il ciclo pittorico bizantino; il sepolcreto arcaico, che ha consentito di stabilire una vita protostorica nell’area del Foro Romano; il Lapis Niger, luogo che gli autori antichi riferiscono alla saga di Romolo. Per il Palatino approfondisce i temi della flora, interesse che lo accompagna tutta la vita e di cui resta traccia nell’ordinamento del giardino degli Horti farnesiani, e in quel roseto che porta ancora il suo nome e dove è sepolto.
Giacomo Boni è stato anche un colto rappresentante dell’ambiente intellettuale e cosmopolita dell’epoca: i rapporti con John Ruskin e William Morris; le stimolanti e influenti amicizie veneziane e milanesi – in particolare Primo Levi e Alberto Carlo Pisani Dossi – e, l’ingresso nei circoli intellettuali sostenitori di Francesco Crispi che lo portarono a Roma.
Aperta sino al 30 aprile 2022 “Giacomo Boni. L’alba della modernità” è curata da Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Andrea Paribeni con Patrizia Fortini, Alessio De Cristofaro e Anna De Santis, con l’organizzazione e la promozione di Electa.