Mostra d'arte "Parole fluide" di Osvaldo Tiberti
Lunedì 24 ottobre, dalle 14 alle 20, arriva la Mostra "Parole liquide" di Osvaldo Tiberti, presso il Giardino Segreto Gallery, Roma Via Gregorio XI, 122. A cura di Ilaria Di Giustili e Osvaldo Tiberti. Testo di Osvaldo Tiberti
Dalle “liquid word” pop di Ed Ruscha, qui l’intento è di portare il gesto fluido e calligrafico facendo scorrere l’acciaio sul ferro (oppure la cera e/o silicone sulla tela e carta da acquerello) e imprimere, in maniera effimera o meno, parole “molto POPolari” ma che al contrario sono espressioni personali di pensieri, interrogazioni, ragionamenti, stati d’animo o State of Shock. Poi c’è il gioco, la sfida, oltre della variazione di scala anche del passaggio: dal bidimensionale al tridimensionale e viceversa; da un materiale all’altro estremo; da una disciplina alle altre.
Dall’opera scultorea, si riportano ed applicano le regole della composizione pittorica e con i diversi metalli, ossidi e acidi, con le patine il gesto pittorico si riprende la superficie dell’opera. Sulla tela (usata nelle sculture Attese) e sulla carta d’acquerello si affronta nella maniera inversa.
A’mMaz un pacco di mi piace Nell’opera partecipativa, nella serie Parole a ferro e fuoco, viene chiesto “@ chi piace il genere” di lasciare un apprezzamento: il “I Like”, “Mi piace”, “Cuoricino”, emoticons o emoji ormai un linguaggio universale che esprime una miriade di sentimenti ed emozioni dal mi piace, lo adoro, lo approvo, lo amo, ecc., che usiamo molte volte al giorno nei vari social o messaggi per i più svariati motivi, dal gesto effimero, aleatorio, virtuale, contemporaneo, da automatico e spesso spensierato si riporta ad intervento impegnato. La pratica reale di compiere l’azione di scrivere, ritagliare, disegnare un cuore con il proprio nome e “imbucarlo” nell’opera. E “PUFF!”.