Confini sottili, enormi distanze: dialogo tra arte e architettura
Architettura e arte, Architettura e politica, Architettura ed economia, architettura e scienza, architettura e cinema. Sarà incentrata sul tema delle contaminazioni, del dialogo e della relazione tra discipline diverse la terza edizione di Le Storie dell’Architettura, 5 lezioni tenute da esperti di diversi ambiti, dal 3 marzo al 12 maggio sempre di sabato, per far comprendere al pubblico come il progetto architettonico contemporaneo sia connesso con altre discipline e, anche grazie a questo, influisca sulle trasformazioni urbane e sul paesaggio del nostro tempo.
Primo appuntamento sabato 3 marzo, alle 11:30, all’Auditorium del Museo con Maria Vittoria Capitanucci (storico e critico dell’architettura, docente di Storia dell’architettura contemporanea all’AUIC - Scuola di architettura, urbanistica, ingegneria delle costruzioni al Politecnico di Milano) che terrà una lezione sul rapporto tra architettura e arte, dal titolo Confini sottili, enormi distanze: dialogo tra arte e architettura nel paesaggio contemporaneo (ingresso 5 €, gratuito per i possessori di card myMAXXi, l’acquisto del biglietto dà diritto a un ingresso ridotto al museo € 8 entro una settimana dall’emissione fino ad esaurimento posti).
I luoghi per l’arte sono ormai altro da quei contenitori neutri e algidi di qualche decennio fa, così come appaiono distanti dalle eroiche esperienze interpretative e di esercizio museografico che furono proprie del dopoguerra. La relazione tra i luoghi e le espressioni artistiche in essi contenute si declina in una dimensione intermedia ed in particolare, in tempi recenti, nuovi interventi per Fondazioni d’Arte Contemporanea hanno espresso questa scelta di contaminazione tra le due ‘dimensioni’, quella artistica e quella architettonica, attivando modalità espressive e funzionali nuove e molto differenti tra loro. Del resto i confini tra le performance artistiche e quelle progettuali sono ormai alquanto labili e i luoghi per l’arte accolgono e dialogano con i loro contenuti guardando anche altrove, in un momento in cui il concetto stesso di spazio appartiene ad una molteplicità di altri 'universi'.
Prossimi appuntamenti:
sabato 12 maggio Architettura e Cinema con Antonio Somaini