Laura Morante in "Io Sarah io Tosca" al Teatro Ambra Jovinelli
Dal 16 al 28 novembre Laura Morante è Sarah Bernhardt, la grande diva francese a cui Sardou dedicò il suo celebre dramma La Tosca, messo in musica da Puccini. Adorata da Oscar Wilde, ammirata da Proust e da un giovanissimo Sigmund Freud, che le dedica una pagina del suo diario, prediletta da Victor Hugo, e cordialmente detestata da Anton ?echov. Nell’ambiente del teatro francese si riportano aneddoti, si parla delle sue manie stravaganti, come quella di circondarsi, in piena Parigi, di animali esotici e anche feroci – scimmie, pappagalli, ghepardi, perfino alligatori! – si citano alcune sue battute particolarmente caustiche, si racconta di come si sia ostinata a recitare anche dopo che, all’età di settantuno anni, le venne amputata una gamba: portata sulla scena su una lettiga dorata, affrontò addirittura un’ultima avventurosa e faticosissima tournée americana. Ma della persona che si cela dietro l’apparenza, la storia e la leggenda di quella che fu forse la prima vera diva, capace di far parlare di sé più o meno quotidianamente i giornali di mezzo mondo, della donna che fu Sarah Bernhardt, di quello si sa molto meno...
Lo spettacolo, in maniera ironica ed elegante, cerca di svelare proprio questo ritratto di Sarah: cinica e sentimentale, spregiudicata e sognatrice, superstiziosa e impavida, vulnerabile e battagliera, tanto gelosa della propria privacy quanto insaziabilmente avida di celebrità e, soprattutto forse, di amore. E lo fa confrontandola al leggendario personaggio di Tosca, proprio nel momento in cui la grande diva si apprestava ad interpretarlo.