La memoria scomoda della guerra: le Marocchinate
Le Marocchinate: una pagina della Storia d'Italia quasi sconosciuta, e che molti hanno tentato di occultare. Maggio 1944 durante la campagna di Liberazione, gli Alleati decidono di affidare alle truppe marocchine e ai goumiers, gli irregolari nordafricani reclutati coattivamente, lo sfondamento della linea Gustav, che divide in due l'Italia ancora occupata dai nazisti.
Questi soldati sono infatti specialisti della guerra di montagna, facilmente sacrificabili e quindi ritenuti adatti a un combattimento che avrebbe mietuto migliaia di vittime tra di loro, ma che avrebbe aperto la strada verso Roma alle truppe americane e francesi.
Il prezzo pagato dalle popolazioni civili della Ciociaria sarà altissimo: a fronte di 50 ore di totale impunità, offerte come premio ai goumiers in caso di vittoria sul nemico, si conteranno migliaia di vittime, soprattutto donne, stuprate. aggredite e uccise. Interi paesi saranno messi a ferro e fuoco e devastati in maniera inimmaginabile.
Tutto ciò non troverà mai giustizia: l'Italia del dopoguerra terrà gli occhi ben chiusi su questo fenomeno, per pura ragion di stato. Neppure le interrogazioni parlamentari di Maria Maddalena Rossi potranno ottenere risarcimenti e scuse per le migliaia di donne vittime delle Marocchinate.
In occasione della Giornata della Memoria, Upter Università Popolare di Roma e Stefania Catallo, presentano “La memoria scomoda della guerra: le Marocchinate” (2017, Universitalia). Durante l'evento , sarà proiettato il corto dello spettacolo teatrale omonimo scritto e diretto da Francesca Romana Cerri.
Un viaggio nell'Italia di 74 anni fa, per dedicare alle vittime più sfortunate dell'ultima guerra quella memoria che troppi hanno tentato di occultare. L'evento è patrocinato dalle tassiste di Roma.
Letture di Delfina Angeloni.
Relazioni di Marc Buisson, Donatella D'Acapito e Francesco Sanna.
Modera la giornalista Laura Bogliolo.