Io, l'artista - Mostra collettiva d'arte contemporanea
Io, l'artista Mostra collettiva d'arte contemporanea A cura di: Francesco Giulio Farachi e Roberta Sole Contributi critici in catalogo: Francesco Giulio Farachi e Alessia Ferraro Organizzazione, coordinamento: Maurizio Bedini e Roberta Sole Luogo e periodo: MUEF ArtGallery via Angelo Poliziano, 78 / B - ROMA 8 - 22 aprile 2017 Orario di apertura dal martedì al sabato h. 17,30 - 20,00 chiuso il 14 e 15 aprile - ingresso gratuito Vernice: sabato, 8 aprile - h. 18,30 Artisti partecipanti: Nadia Casagrande, Francesca Romana Corradini, Giuliana Cortese, Marina Longo, Noemi Maiuri, Beatrice Mastrodonato, Eugenia Merlani, Consuelo Mura, Paola Pavone, Nadia Righini In un momento storico di cambiamento e transizione quale è quello attuale anche i fenomeni artistici ne risentono e l'artista, persona dotata di una particolare e spiccata sensibilità, è più che mai alla ricerca della propria identità e individualità espressiva. Questa mostra nasce per dar voce alla personalità artistica scevra dai condizionamenti e influenze di tracce tematiche e argomenti, quindi con l'intento di cercare e trovare nell'opera d'arte i connotati dell'esperienza identitaria che l'ha prodotta, per comprendere come e in che misura quella esperienza valichi i confini della soggettività e della relativizzazione, e si comunichi e connetta alla generalità, dialoghi e si definisca con le esperienze degli altri artisti e degli osservatori. Il gruppo di artisti che qui espone si è venuto via via costituendo, e da un certo punto in poi si è scelto di formare, attraverso l'invito e l'adesione a partecipare di sole donne. Allora questa dichiarazione e speculazione sull'essere artista ha assunto e assume un ulteriore significato, fornisce un aspetto in sovrappiù per la riflessione e analisi. È evidente infatti che in queste opere esiste un trait d'union, qualcosa di indefinito e al tempo stesso ineludibile e indiscutibilmente vigente e operante, e che perciò pure possiamo sentire e dire essere un senso femminile di guardare al mondo, una dimensione che proprio nella conoscenza e presa d'atto di sé oggi apre nuove visioni per la comprensione dell'alterità e dell'universalità.