Il nullafacente al Teatro Biblioteca Quarticciolo
In un tempo che richiede presenza, prestanza, efficienza, ritmo, lavoro, programmazione, qui c’è uno che non fa niente. Niente, assolutamente niente. E non è facile.
Ci vuole metodo, applicazione, pazienza, determinazione, tutte doti che spesso ci difettano. Ha una Moglie malata, per fortuna di un male incurabile. Per fortuna, già, perché essendo incurabile, non bisogna nemmeno far nulla per provare a guarirlo. Sarebbero felici, nonostante tutto, se solo li lasciassero in pace. Purtroppo, intorno a loro due, c’è il mondo che si muove, con la sua morale, la sua etica, le sue regole. Intorno a loro il Fratello, il Medico, il Proprietario, sono a diverso titolo rappresentanti di quel mondo dal quale il Nullafacente vorrebbe star fuori, dal quale in realtà sta fuori.
NULLA: un esperimento. Questo lavoro è una menzogna, ma il mentire, a volte, se osservato bene, ci avvicina alla verità. Ieri, oggi o un domani, la vita di due esseri umani qualsiasi ci interroga sul Nulla. Prende corpo una scelta paradossale al di fuori dell’esistere secondo le esigenze del “mondo” così come lo pratichiamo. Questa scelta ci ferma e ci interroga sul senso stesso di questo “fermarsi”.