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"Il nome della Rosa", la fiction girata tra i Castelli Romani e i più bei borghi del Lazio

Alla scoperta dei luoghi magici e affascinanti del Lazio, nei quali è stata girata la miniserie tv Rai ispirata al best seller di Umberto Eco

Nel Lazio è caccia alle atmosfere medievali e misteriose che sono state le principali location della fiction tv ‘Il nome della Rosa’, miniserie tv di otto puntate in onda su Rai1 che hanno portato i telespettatori a rivivdere il best seller di Umberto Eco. Ma in quanti sanno che molte delle scene esterne e degli interni più suggestivi sono stati girati interamente nel Lazio tra luoghi pieni di fascino, magia e mistero?

Sui luoghi della fiction "Il nome della Rosa"

Da Civita di Bagnoregio ai Castelli Romani, ecco alcune delle location laziali in cui è stata girata la fiction "Il nome della Rosa":

Civita di Bagnoregio
Ne “Il Nome della Rosa” la vediamo senza il lungo ponte panoramico affacciato sui Calanchi, ma Pietranera è in realtà è Civita di Bagnoregio, l’antichissima città etrusca tra “I Borghi più Belli d’Italia” e candidata nella lista dei siti UNESCO, spesso scelta come set per il piccolo e grande schermo.

Il Castello di Rocchettine
Siamo a Torri in Sabina, al confine tra Lazio e Umbria, a nella duecentesca Rocchettine, borgo gemello di Rocchette. Il primo è un borgo fantasma mentre il secondo, seppur con poche casette, è ancora vivo. Così arroccati sulle colline verdeggianti, l’uno di fronte all’altro, ma con due destini opposti. E nessuno sa il perché. Il fascino indiscusso di un luogo avvolto nel mistero come Rocchettine lo ha reso appetibile per girare alcune scene de “Il Nome della Rosa”.

Il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci
Il Parco di Vulci è un’oasi del WWF a Montalto di Castro che accoglie nell’antica valle del Fiora i resti di Vulci, una delle più potenti e grandi città-stato dell’Etruria. Ancora oggi, potete camminare tra grandi necropoli e resti romani, circondati da suggestivi canyon dove si staglia a 30 mt di altezza il Ponte dell’Arcobaleno che, da più di 2000 anni, costeggia il castello medievale della Badia, oggi sede del Museo Etrusco. A cavallo o a piedi, si gode un panorama spettacolare fino a raggiungere la cascata che si getta nel piccolo laghetto balneabile del Pellicone.

La Faggeta Vetusta dei Monti Cimini
Patrimonio Unesco dal 2017, nella Faggeta a Soriano nel Cimino sono state girate alcune scene, un luogo incantato da vivere a piedi, a cavallo o in mountain bike, abbracciati da giganteschi faggi secolari alti 50 metri.

Il Bosco della Macchia Grande
Anche Manziana è tra le location nel Lazio utilizzate per le esterne, in quell’angolo tra il lago di Bracciano e i monti della Tolfa dove magnifiche querce fanno ombra ai ruderi della seicentesca Mola di Manziana e la Caldara, l’ampia depressione vulcanica dove, si narra, fu gettata la ricetta della mitica pietra filosofale che trasforma il piombo in oro.

Castelli Romani
Le esterne sono state girate, fra gli altri, nei paesaggi naturali che caratterizzano i Castelli Romani, tra il Parco Archeologico del Tuscolo a Monte Porzio Catone, la valle della Molara, la via Latina e il Vivaro.

Tour per scoprire i luoghi de Il nome della Rosa

Sul portale turistico della Regione Lazio, al link www.visitlazio.com/web/luoghi/nel-lazio-tra-i-set-de-il-nome-della-rosa/, è già possibile programmare un emozionante tour nel Lazio attraverso le tappe più affascinanti della fortunata serie tv. Come ha dichiarato l’assessora al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Lorenza Bonaccorsi.

Si tratta di un modo nuovo e interessante per promuovere il turismo - ha detto Lorenza Bonaccorsi - nei tanti luoghi del Lazio dalle grandi potenzialità ma ancora troppo poco conosciuti al grande pubblico. Da Civita di Bagnoregio, al Castello di Rocchettine in Sabina, al Parco naturalistico archeologico di Vulci, alla faggeta vetusta dei monti Cimini, al bosco della Macchia Grande a Manziana, ai numerosi scorci sui Castelli Romani, oltre agli interni girati negli studi di Cinecittà, sono davvero molte le scene esterne della miniserie tv di successo che sono state girate interamente nella nostra regione tra luoghi pieni di fascino, magia e mistero.

Siamo davvero soddisfatti del nostro contributo – ha sottolineato l’assessora Bonaccorsi - un risultato che rappresenta una tappa importante della collaborazione che la Giunta Zingaretti ha avviato con Roma Lazio Film Commission, con l’obiettivo di costruire insieme un nuovo brand del territorio e accrescere l’appeal della destinazione Lazio. L’industria del cinema rappresenta oggi un grande veicolo di promozione e di sviluppo economico per i nostri territori e per questo continueremo con determinazione a favorire nuovi progetti di sviluppo e nuove idee di viaggio per un turismo sostenibile e destagionalizzato”.

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