Il Ghetto ebraico. Dalle origini al rastrellamento del 1943
All’estremità meridionale del rione Campo Marzio, il Rione Sant’Angelo era delimitato a nord dall’attuale via delle Botteghe Oscure e a sud dalle sponde del Tevere che fronteggiano l’Isola Tiberina. L’area comprendeva importanti edifici pubblici di età romana e divenne un’importante area strategica nel Medioevo, dove si stabilirono le botteghe di importanti corporazioni (i calcarari, i funari etc.); sorsero inoltre numerose dimore di famiglie baronali e furono risistemate le chiese di più antica fondazione, come quella di Sant’Angelo in Pescheria, nell’area del mercato del pesce.
L’area è però oggi in gran parte conosciuta come il Ghetto ebraico di Roma, formatosi nel XVI secolo con la bolla di papa Paolo IV, e demolito alla fine dell’Ottocento. Fu luogo di tradizioni secolari del popolo ebraico e della della città di Roma e teatro di uno degli eventi più drammatici della storia, il rastrellamento del Ghetto.
Una visita emotivamente toccante, che affascina attraverso le vestigia dell’arte antica, i resti della storia e le testimonianze scritte di chi fu presente il quella grigia mattina del 16 ottobre 1943.
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Come arrivare: Linee bus Atac H, 30, 40, 44, 62, 64, 81, 83, 87, 118, 160, 170, 492, 628, fermata Aracoeli/piazza Venezia; Metro B, fermata Colosseo (appuntamento di fronte al Ducati Cafè, lato via delle Botteghe Oscure). Ricordiamo a tutti i soci di presentarsi all’appuntamento mezz’ora prima dell’inizio della visita per chi deve ancora iscriversi all’associazione Esperide, un quarto d’ora prima per i soci iscritti.
Il noleggio degli auricolari è obbligatorio.
Il contributo richiesto è di 9 euro per i soci già tesserati e di 13 euro per chi deve ancora iscriversi all’associazione . Il noleggio degli auricolari è incluso nel contributo richiesto.