I 4 elementi. Laboratorio per bambini al Parco degli Scipioni
LABORATORIO LUDICO-EDUCATIVO PER BAMBINI 4-8 ANNI
L'Associazione WAKE UP TO propone un laboratorio ludico-esperenziale per bambini dai 4 agli 8 anni al Parco degli Scipioni (zona San Giovanni).
TERRA ARIA ACQUA FUOCO non sono solo oggetto di attenzione , fonte di scoperta, occasione per manipolare, toccare, sentire… ma anche elementi fondamentali per stimolare il sentire, l’immaginazione e l’espressione di sè.
Il contatto con la natura concorre al raggiungimento di uno stato di maggiore benessere psico-fisico: il bambino gioisce nel trovare piccoli tesori, ascolta estasiato, rumori e i suoni che la natura offre, guarda, osserva, ascolta, si gusta la semplicità e la bellezza della natura, immagina, immagazzina dentro di sé tutto quanto i suoi sensi registrano, conserva preziosi questi vissuti, li elabora e rielabora in un particolare stato d’animo di serenità.
FINALITA’
Avvicinamento al mondo reale (sempre più spesso confuso con quello virtuale) con un atteggiamento creativo e di ricerca. Incrementare consapevolezza, sensibilità e rispetto nei confronti dell'ambiente
OBIETTIVI SPECIFICI:
• Avvicinare fin da piccoli alla natura, ai suoi ritmi, ai suoi tempi, alle sue manifestazioni.
• Conoscere le caratteristiche di terra, fuoco, aria, acqua.
• Trovare un ambiente da esplorare, manipolare, rispettare e amare.
• Passare dall’esplorazione senso-percettiva alla rappresentazione simbolica.
• Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e cooperare.
ATTIVITA’
- osservare le caratteristiche della terra
- strappare l’erba, osservare le radici radicate nella terra
- prendere la terra ed incollarla sul foglio
- annusare la terra dopo la pioggia, contatto con acqua
- terra per giocare: costruzione di pizze e torte con terra, foglie e sassi
- piantare i semi e le nuove piantine (es. fiagioli)
- ascoltare il rumore delle materie all’interno dei contenitori
DESTINATARI:
Bambini dai 4 agli 8 anni
SVILUPPO E SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO
ELEMENTO TERRA
1 laboratorio: DOMENICA 27 MAGGIO ORE 10.30 -12.00
PRESENTAZIONE:
Bambini… lo sapete che “La terra mi permette di vivere perché mangio i suoi frutti”
La Terra è il mondo delle cose, delle costruzioni dell’uomo, delle tane, degli animali che camminano o strisciano sotto o sopra il suolo, degli alberi, delle erbe, dei fiori, dei campi, dei boschi, delle montagne, delle pianure e delle colline, dei frutti buoni e cattivi e di quanto si può mangiare, delle pietre e della sabbia. La terra può essere umida come il terriccio del giardino dopo la pioggia, o secca come la sabbia del deserto, fertile e quindi ricoperta di vegetazione.
1. LETTURA DI UN RACCONTO-STORIA BREVE per sensibilizzare i bambini al tema dell’elemento della terra
“LE DUE TALPE”
In un prato verdeggiante e pieno di fiori selvatici vivevano due talpe Nerina e Celestina. Pericoli che le minacciassero non ve ne erano e il cibo non mancava mai. Si può dire che andassero d’amore e d’accordo nonostante avessero caratteri molto diversi: dolce e gentile la talpa Celestina, un pò arrogante la talpa Nerina. Come tutte le talpe Nerina non aveva una vista eccezionale ma possedeva un naso molto sensibile. (1 SCENA: DISEGNO DELLE 2 TALPE CON LORO CARATTERISTICHE – SARAH)
Celestina invece ci vedeva molto più di tutti gli altri membri della comunità talpesca. Grazie alla sua vista, in varie occasioni, tutti si erano messi in salvo abbandonando le tane per tempo prima che si scatenasse qualche violento temporale e sommergesse l’intero prato annegando quanti si trovavano nel sottosuolo. Le tane infatti non offrivano una grande sicurezza dalle inondazioni. Così Celestina, che era molto saggia, un giorno propose: “Perché non costruiamo una bella tana asciutta e grande da accoglierci tutti in caso di forti piogge?”. Consigliò che si scavassero delle gallerie che potessero condurre ogni tana fin sotto il pino che sorgeva su di una collinetta poco distante. Lì c’era una piccola e graziosa radura erbosa riparata da grandi sassi che affioravano dal terreno. I membri adulti della comunità furono d’accordo ad eccezione proprio della talpa Nerina che disse: “Figuriamoci se io posso mettermi a scavare per metri sotto terra. Che ne sarebbe del mio bellissimo mantello grigio? Scavi chi vuole farlo.” A maggioranza si decise di seguire il saggio consiglio di Celestina e il giorno dopo si cominciarono i lavori e ogni famigliola s’ingegnò a scavare seguendo la via sotterranea verso il pino. (2 SCENA: TANA ASCIUTTA CON GALLERIE – GIULIO)
Nerina invece se ne rimase nella propria tana senza collaborare con mamma talpa e papà allo scavo che avrebbe garantito la salvezza. Una settimana più tardi la grande tana del pino era stata realizzata. Avrebbe dovuto scendere il diluvio universale per sommergerla! Consisteva in un grande spazio a mezzo metro sotto la radura e le radici del pino offrivano anche un bel posto dove dormire. Attorno alla tana c’erano tante gallerie che conducevano al sicuro. Nello stesso prato viveva anche un piccolo popolo di formiche, i rapporti con le talpe erano sempre stati ottimi così il loro re, venuto a sapere della tana che avevano realizzato le talpe, chiese loro, molto gentilmente, di poter utilizzare assieme al suo popolo, quel rifugio, durante il periodo delle piogge. Le inondazioni erano davvero pericolose per tutti gli animaletti che avevano le proprie casette sotto terra! All’interno della grande tana le talpe si riunirono per decidere: le formiche erano tanto piccine che non avrebbero certo tolto spazio a loro talpe. Nerina invece si dichiarò contraria all’accoglienza. “Loro non appartengono al nostro popolo. Sono diverse e poi sono nere. Potrebbero essere anche molto pericolose. Poi cosa gli daremo da mangiare? Io non le voglio qui dentro.” La comunità delle talpe non fu d’accordo con Nerina e lei, molto offesa si infilò nel buco che conduceva alla sua tana sotto il prato. (3 SCENA: TALPE, FORMICHE E RIFUGIOSICURO – ERIKA)
Nemmeno i suoi genitori riuscirono a convincerla che era giusto concedere accoglienza a chi ne aveva bisogno, ma lei rimase della sua idea e non si fece vedere in giro per diversi giorni. Venne l’inverno. Cadde tanta neve e ricoprì il prato. Scese il gelo e soffiò il vento del nord per settimane. Nella grande tana sotto il pino della radura tutti erano in letargo e regnava il silenzio. Poi i mesi passarono e qualcuno nella grande tana si risvegliò, si stiracchiò e si guardò intorno. Tutti erano sani e salvi e dormivano ancora alla grossa. Il papà di Nerina sporse il musetto aguzzo per annusare la tiepida aria della primavera imminente ma non riuscì a sentire nulla. Un grosso strato di terra ghiacciata aveva bloccato tutte le uscite, capì così che erano rimasti imprigionati, sia le talpe che le formiche e ne fu spaventato. Fra poco tutti gli abitanti della grande tana si sarebbero risvegliati e avrebbero avuto fame! Cercò affannosamente di scavare con le sue zampine dotate di potenti unghioni ma riuscì solo a graffiare la durissima terra. Avrebbero dovuto trascorrere giorni se non addirittura settimane prima che quel terreno potesse diventare un pochino più morbido. (4 SCENA: RIFUGIO BLOCCATO DAL GHIACCIO, TALPE E FORMICHE TUTTI GRAN PAURA – LEO)
Come aveva previsto, poco dopo tutti si risvegliarono e appresero con un grande spavento di essere imprigionati. “Ora che facciamo? Come usciremo da qui?” Nerina si disperava: “Io non voglio morire qui dentro! Qualcuno mi faccia uscire!” Il re delle formiche la guardava scuotendo le antenne che aveva sul capo. Era stata tanto maleducata e prepotente quella giovane talpa: avrebbe meritato una bella lezione ma anche il suo popolo di formiche doveva raggiungere l’esterno. C’era anche la possibilità che qualche talpa affamata rompesse il patto di pace fra i due popoli e si mangiasse qualcuna di loro. Non poteva correre quel rischio. Si consultò quindi con le talpe. “Noi siamo piccine ma siamo anche molto determinate e riusciamo ad infilarci in piccolissimi spazi. Se qualcuna di noi riesce ad aprire un varco nel terreno, le talpe potranno seguirla, scavando una galleria per arrivare in superficie. Che facciamo amici, ci proviamo tutti assieme? ” Le due talpe anziane accettarono la proposta. Tutti furono felici e si misero al lavoro. Stavolta anche Nerina, insieme all’amica Celestina, lavorarono e graffiarono le pareti della prigione quel tanto che permise a una piccola formica di aprire faticosamente un varco verso l’uscita. Il resto fu facile: le talpe la seguirono, scavarono e tutti poterono arrivare al prato e vedere il sole. (5 SCENA: LE TALPE INSIEME ALLE FORMICHE SCAVANO PER USCITA – AURORA)
Mentre fra i fili della nuova erba del prato Celestina e Nerina raggiungevano le proprie case, la prima si rivolse alla seconda: “Come hai potuto vedere, quelle brutte e nere formiche che tanto odiavi ti hanno permesso di uscire da là sotto e salvare il tuo pregiato mantello. Ricordatelo per la prossima volta. Non negare mai accoglienza a chi ti chiede aiuto. Al mondo siamo tutti quanti uguali. Capita la lezione, cara amica?” Nerina abbassò la testolina e annuì. Sì, anche le formiche, seppur piccole e diverse da lei, avevano lo stesso suo diritto di vivere ed essere rispettate, come ogni altra creatura. (6 SCENA: TUTTI INSIEME NERINA, CELESTINA E LE FORMICHE CON IL RE TUTTI FELICI E CONTENTI – SARAH)
2. SIAMO DEI VERI E PROPRI ESPLORATORI
Osserviamo con delle lenti di ingrandimento elementi diversi all’interno di diversi contenitori. La terra è ricca di elementi che forse non avevamo notato prima: MUSCHIO, FOGLIE SECCHE, SASSOLINI, RAMETTI SPEZZATI, ED ANCHE PICCOLI INSETTI E LOMBRICHI.
ESPERIMENTO:
Parte1: osserviamo in barattoli (già preparati da noi) con diversi i vari tipi di elementi. Che differenze notiamo?
Parte 2: dopo aver osservato i vari elementi nei barattoli aggiungiamo acqua in ognuno di loro e vediamo che succede. OSSERVIAMO CHE COSA SUCCEDE. I MATERIALI SI SCIOLGONO O NON SI SCIOLGONO NELL’ACQUA?
3. ESPERIENZE CON ELEMENTO TERRA: ESPLORAZIONE dei MATERIALI e CREAZIONE DI UNA PROPRIO PRODOTTO FINALE
Giochiamo con la terra, i sassi, l’argilla… li osserviamo, li tocchiamo, li odoriamo, pasticciamo….. e creiamo delle vere e proprie opere seguendo la nostra fantasia
Materiali necessari per il laboratorio
• Colla vinavil
• Risma a4 bianca
• Pennarelli
• Matite colorate
• Temperini
• Forbici
• Barattoli di vetro (es. marmellate finite… tutti i contenitori che abbiamo)
• Materiali legati alla terra (ghiia, sassolini, foglie, rametti, terra, acqua)