Harlem e i suoi pianisti
Harlem e i suoi pianisti. Secondo appuntamento alla Filarmonica Romana con Il pianoforte nel jazz, la rassegna iniziata lo scorso dicembre in Sala Casella in collaborazione con l’Associazione “Annarosa Taddei”, affidata alla cura di Adriano Mazzoletti. Giornalista e scrittore, considerato uno dei padri della diffusione della musica jazz in Italia, Mazzoletti, con l’aiuto di diversi artisti coinvolti nella rassegna – musicisti jazz fra i più importanti del nostro paese – guida il pubblico nel ripercorrere la storia del pianoforte nel grande repertorio jazz, anche con il supporto della proiezione di brevi filmati di grandi pianisti delle varie epoche.
Dopo l’inaugurazione che ha visto protagonista Alberico De Meo, domenica 5 febbraio (ore 18) la Sala Casella accoglie due eccellenti pianiste italiane, Silvia Manco e Cinzia Gizzi, per la serata che porta il titolo “Harlem e i suoi pianisti” dedicata agli straordinari jazzisti degli anni Venti del Novecento, quando il jazz lascia New Orleans e si trasferisce “armi e bagagli” nel Nord degli Stati Uniti: Chicago e New York diventano le nuove patrie del jazz, ad Harlem nascono altri stili, e il jazz subisce ulteriori modifiche. Pianisti, come James P. Johnson, Fats Waller e il giovane Duke Ellington, diventano i protagonisti di quello che venne chiamato Harlem piano stride ed in seguito altri, Earl Hines, Teddy Wilson e Mary Lou Williams, di quello da tutti conosciuto come swing style, che porterà, all’inizio degli anni Quaranta, ad una nuova “rivoluzione”, quella del be bop con Bud Powell e Thelonious Monk. Tutti musicisti di cui Silvia Manco e Cinzia Gizzi faranno ascoltare alcuni dei loro brani di successo, seguendo di pari passo al racconto di Mazzoletti.