Roma Pride 2012: sabato prossimo la parata per le vie della capitale
Si svolgerà il prossimo sabato, 23 giugno, la manifestazione di organizzata dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. Lo slogan? "Vogliamo tutto. La libertà di vivere e amare non può più aspettare"
"Vogliamo tutto. La libertà di vivere e amare non può più aspettare: Roma Pride 2012. Vogliamo tutto, senza più mediazioni, senza più rinunce, senza più tentennamenti". E' lo slogan di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer e intersessuali rivendicano con il Roma Pride 2012, in programma per sabato 23 giugno con il corteo che si snoderà lungo le vie del centro.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, organizzatore del Roma Pride, in una nota, ricorda che "il 17 maggio del 1990 l'omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione delle malattie pubblicata dall'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Ogni anno celebriamo proprio il 17 maggio – sottolineano – la Giornata Internazionale contro l'omofobia e la transfobia, nella quale ricordiamo le persone gay, lesbiche e trans che hanno sofferto di discriminazioni, aggressioni o che hanno addirittura perso la vita a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere.
Soltanto una piena uguaglianza dei diritti garantisce la piena dignità di tutte e tutti e la libertà di poter vivere pienamente secondo il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere. In questa giornata, il momento più alto della comunità per riflettere, denunciare e proporre azioni contro ogni violenza fisica e morale per contrastare l'omofobia, la lesbofobia e la transfobia, le Associazioni lgbtqi romane che negli ultimi mesi si sono riunite per la costruzione del Roma Pride 2012 hanno deciso di pubblicare il documento politico".
--->IL PERCORSO DELLA PARATA<---
"Una scelta non casuale – concludono – per porre ulteriormente l'accento sulla mancanza totale di tutela e di diritti per le persone gay, lesbiche e transessuali, un grido di allarme che le associazioni lanciano ai media, alla politica e alla società civile tutta. Vogliamo tutto".