"Fuggi la terra e l'onde", lo spettacolo di Lino Guanciale
Martedì 20 luglio, per I Concerto nel Parco alla Casa del Jazz,p rima a Roma, “Fuggi la terra e l'onde - Sul mare si fugge o si rincorre qualcosa", un'altra nuova produzione tra teatro e musica di e con Lino Guanciale.
L’attore abruzzese che ne ha scritto la drammaturgia, spazia da Joseph Conrad ad anonimi cronisti arabi, da detti e credenze di popoli diversi (storie popolari ritrovate in testi praticamente sconosciuti e poi rielaborati) passando per voci di migranti dei nostri giorni sino ai versi di alcuni celeberrimi canti dell’Eneide, riproposti alla sua maniera, per giungere infine ad un una storia contemporanea e vera, che sempre racconta di mare, di fuga, di ricerca di una vita migliore.
Lino Guanciale in parte racconta anche la storia di Alì Ehsani, ragazzino afgano fuggito da Kabul, ispirandosi al libro dello stesso Alì, “Stanotte guardiamo le stelle”.
Lo spettacolo, a cui fanno da sottofondo musicale brani di Sciarrino, Trenet, Dalla, Buscaglione, e musiche tradizionali afgane, illustra una frastagliata ma profonda linea di congiunzione, quella della ricerca della salvezza e della felicità attraverso la sfida al mare.
Guanciale si è ispirato alle parole del grande scrittore Joseph Conrad: Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più, da Odisseo a noi, è stato complice della sua irrequietezza. Le storie poi, si somigliano… Le storie dei marinai sono di una semplicità assoluta, e il loro significato può stare tutto intero nel guscio di una noce. Sul mare si fugge o si rincorre qualcosa.
Proprio per questo, racconta Lino Guanciale - il mare e l’avventura abitano nel nostro immaginario la stessa dimensione metaforica, confusi in un abbraccio complesso che lega insieme tanto l’ebbrezza della scoperta quanto la paura della natura e dell’ignoto. La sfida dell’esploratore, del poeta e del profugo… modi diversi di scrutare l’orizzonte e studiare il vento, generati da desideri e paure difformi. Tutti scritti, però, a lettere di fuoco nell’animo umano, secondo le regole della vita, della morte e della poesia.”
Fuggi la terra e le onde è accompagnato da alcuni brani musicali che hanno a tema, ovviamente, il mare, in particolare “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla, che Lino Guanciale in un momento della sua recita canta anche, in tono quasi sommesso, senza alcun accompagnamento, quasi fosse una storia che racconta a se stesso.