Frequency, 6 installazioni di Sultan bin Fahad in mostra
Le sei installazioni composte da Sultan bin Fahad raccontano e ridipingono il perimetro della spiritualità narrato e vissuto dall’artista.
Un viaggio verso il luogo del cuore, come egli stesso ama dire, il tempio dei sentimenti, dove ognuno in fondo si trova solo, alla ricerca della sua immortalità, vicino al senso più profondo della sua esistenza.
Un breve ed intenso percorso che, attraverso una sequenza ritmata e scandita dalle sale di palazzo rhinoceros, vuole trasmettere sensazioni e vibrazioni che scaturiscono da semplici gestualità osservate e quasi annusate dai visitatori.
La mostra suggerisce una direzione nel tracciare la dimensione fisica e metaforica del lungo viaggio che l’essere umano intraprende ogniqualvolta cerca di mettersi in contatto con il Superiore.
Quello di Sultan bin Fahad è in verità un viaggio intrapreso dall’individuo proprio alla radice della sua umanità ed è veramente speciale pensare che questo eterno movimento di spirito ebbe inizio proprio nei luoghi dove Sultan è cresciuto e si è formato.
In questo senso la poetica di Sultan non è solo espressione della sua sensibilità umana e culturale, ma raccoglie la tradizione di una regione geografica e di popoli che rappresentano il luogo in cui nascono concetti antropologici basilari e permeanti la cultura greca e latina e le principali culture orientali.
Proprio nella penisola arabica, infatti, i nostri più antichi antenati iniziano a relazionarsi con la propria esistenza attraverso la perdita dei loro cari.
Nasce naturalmente il culto dei morti, un momento sacro e primordiale in cui l’uomo si ribella al senso della sua caduca esistenza e si rivolge al cielo.
Proprio l’analisi della ritualità che da questo momento scaturisce ci dà la possibilità di perimetrare e creare una riflessione sulla sintassi di concetti alla cui radice semantica è utile riferirsi, per definire un arcobaleno di sfumature: il concetto di spiritualità religiosa, il concetto di arte, di lusso, fino ad arrivare al concetto di moda.
Queste definizioni passano in rassegna il disegno dell’umanità e delle comunità dipingendola senza mai fermarsi. Attraverso i riti connessi al culto dei morti l’uomo inizia ad entrare in contatto con il Superiore e materializza questo rapporto attraverso la creazione di oggetti che, per via della loro preziosità e del carattere multisensoriale, vengono definiti come oggetti d’arte. La religione e l’arte nata intorno ad essa condividono l’aspirazione verso l’eterno, l’immortale, l’assoluto.
Sultan bin Fahad è frutto di questa terra così affascinante e carica di spiritualità.