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Sabato, 20 Aprile 2024
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Fori, domenica 5 febbraio visita all'intera area archeologica centrale

L'accesso ai siti sarà consentito dalle 8.30 alle 16.30, con ultimo ingresso alle 15.30. Aperture gratuite ogni prima domenica del mese per tutto il 2017

Un unico grande percorso nel cuore archeologico della Capitale, una nuova occasione per immergersi senza soluzione di continuità nella storia e nelle emozioni della Roma Antica. Una passeggiata all’insegna dell’abbattimento di ogni cancello in grado di interrompere la continuità del racconto storico e attrezzata senza barriere architettoniche.

Dopo aver aperto il cancello che divideva le due aree il primo gennaio 2017, la Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma e Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, tornano a unire nuovamente l’area archeologica centrale, dando la possibilità di attraversarla interamente da domenica 5 febbraio, con aperture gratuite ogni prima domenica del mese per tutto il 2017. 
 
"Dai Fori Imperiali al Foro Romano e Palatino si potrà passare liberamente da un sito a un altro e percepire, nella ritrovata unitarietà, la grandezza di un passato che ci appartiene. L’accesso ai siti sarà consentito dalle 8.30 alle 16.30, con ultimo ingresso alle 15.30" comunicano gli enti in nota. Il percorso che attraversa l’area archeologica dei Fori potrà essere compiuto indifferentemente partendo dall’accesso all’area di competenza capitolina, da Piazza Santa Maria di Loreto, presso la Colonna Traiana, o da uno degli ingressi della Soprintendenza di Stato, a Largo Corrado Ricci, all’Arco di Tito, o a via di San Gregorio.
 
Partendo da uno degli ingressi al Foro Romano e Palatino della Soprintendenza si potrà accedere alle residenze imperiali palatine, alla Basilica di Massenzio, all’area monumentale della piazza del Foro, dove si affacciano i grandi Templi e le grandi Basiliche Iulia ed Aemilia, per arrivare alla Curia (sede del senato romano), da dove si passerà nell’area della Sovrintendenza Comunale. Qui si aprono i Fori di Nerva e di Cesare e, passando al di sotto di via dei Fori imperiali, attraverso le cantine delle antiche abitazioni del quartiere Alessandrino, si arriverà al Foro di Traiano, con la spettacolare visuale sulla Colonna e sui Mercati traianei.
 
"In occasione dell’apertura congiunta del primo dell’anno – spiega il Soprintendente Francesco Prosperetti – avevamo preso un impegno per continuare a offrire ai romani e ai turisti l’opportunità di visitare senza barriere il centro più antico della Capitale. La promessa è stata mantenuta nel segno di un ampliamento dell’offerta culturale. È questo solo un primo passo per integrare sempre di più la città con il suo cuore archeologico, rimuovendo steccati ideologici, divisioni amministrative, barriere architettoniche".
 
"Consentire a tutti – sottolinea il Sovrintendente Parisi Presicce – di immergersi nell’atmosfera della Roma antica e di passeggiare tra i Fori dimenticando, per un momento, quale porzione di arte e di memoria sia sotto la tutela dello Stato e quale sotto quella del Comune costituisce un piccolo, ma significativo atto di amore per la città di Roma nell’esclusivo interesse per i valori che condividiamo".
 

"Dopo lo straordinario successo dell’apertura simbolica del cancello che separava le due aree, statali e comunali, avvenuta lo scorso primo gennaio per festeggiare nel migliore dei modi il nuovo anno – conclude il vicesindaco di Roma e assessore alla Crescita culturale, Luca Bergamo – oggi siamo contenti di mantenere l’impegno preso in quella occasione nei confronti di cittadini e turisti che amano questa città e vogliono sempre più che l’eredità della sua storia entri a far parte della quotidianità. Questo lavoro ribadisce ancora una volta quanto sia fondamentale per il bene di Roma e dell’intero Paese la collaborazione istituzionale e l’apertura degli spazi che possono essere tutelati solo se ognuno di noi li sente anche propri. Sono molto soddisfatto, a nome di tutta l’amministrazione, di consegnare al mondo in modo continuativo un pezzo prezioso e unico del nostro patrimonio con la certezza che si continuerà in questa direzione".


 

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