Trash Secco, il videomaker di Achille Lauro e Marracash alla Festa del Cinema con "Bassifondi"
Il film, scritto dai fratelli D'Innocenzo, è la storia di due senzatetto che abitano gli argini del Tevere, al centro di Roma
Trash Secco, artista e videomaker per Achille Lauro e Marracash, ha presentato alla Festa del Cinema il suo primo film. "Bassifondi" è il progetto scritto da Damiano e Fabio D’Innocenzo, che racconta la storia di due senzatetto, Romeo e Callisto, che vivono tra ratti e nutrie sotto un ponte, in una Roma in “decomposizione cromatica”. Chiedono “uno spiccio” ai passanti che li ignorano e si nutrono anche di latte scaduto.
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Bassifondi, il film di Trash Secco
Romeo e Callisto sono due senzatetto che abitano gli argini del Tevere, al centro di Roma. Fisicamente e caratterialmente opposti, vivono di espedienti quotidiani, ma i loro modi distruttivi e ostili verso la società "al di sopra" del fiume creano situazioni di costante conflitto.
"Abbiamo scelto di girare sulle rive del fiume Tevere perché è li che vive la maggior parte degli homeless romani, infatti la nostra dirimpettaia era una ragazza che viveva in una tenda, alla quale portavo spesso i cestini in avanzo e, fatalità, aveva avuto da poco una cecità improvvisa come Romeo”, ha raccontato il regista.
"Nelle quattro settimane di riprese troupe e cast hanno intrapreso una connessione molto viva con gli homeless della zona, con appuntamenti fissi: arrivavano i cestini della produzione e si dividevano con loro, vita reale e fiction hanno imparato a convivere. Spesso alcuni si fermavano su una panchina a commentare la scena che giravamo, e quando sentivano i dialoghi così accesi e spesso violenti si rispecchiavano molto e ridevano divertiti".
La trama
Romeo e Callisto sono immersi in una spirale discendente di follia negativa, il loro rapporto cambia quando Romeo si ammala e Callisto lo accudisce dimostrando il suo profondo affetto. Quella raccontata in Bassifondi è una storia d'amore fuori dagli schemi, un amore fraterno fatto di indissolubile dipendenza affettiva l'uno dall'altro; una coesione d'intenti fatta di autolesionismo e nichilismo che porterà i protagonisti ad affondare sempre più, dalla civiltà fatta di palazzi fino allo sprofondare negli abissi del proprio IO - il torbido fiume, la triste coscienza di se stessi e dell'unica cosa di cui possono essere fieri i nostri due senzatetto che fanno da protagonisti: l'unica cosa che possiedono sono proprio loro due, e la loro relazione morbosa.
I fratelli D’Innocenzo scelgono, in questo film, di rimanere costantemente, quasi ossessivamente, concentrati sui due protagonisti, senza staccare mai gli occhi da loro - quasi che i personaggi che gli orbitano attorno fossero degli "oggetti" più che delle persone, con i quali i due si scontrano, che urtano, contro cui rimbalzano, tornando però sempre sui propri passi, rientrando nel proprio percorso tortuoso verso la morte.
La Roma di "Bassifondi"
A fare da cornice è una Roma oscura dai colori acidi, di un giallo acre quasi tendente al verde muffa, come in decomposizione cromatica, amara da digerire per loro (i personaggi) e per gli occhi dello spettatore, condita di personaggi rozzi, brutti, sciatti, che di riflesso incidono nella miseria esistenziale dei due barboni che le orbitano dentro. E’ proprio in questo paesaggio arido, folle e tragico che troveremo spazio per un finale commovente, che ci rende quasi colpevoli di aver giudicato con il nostro sguardo quello che vedevamo, riuscendo invece ad empatizzare con i nostri due senzatetto.
Chi è Trash Secco
Trash Secco nasce a Roma nel 1989, artista che spazia dalla pittura alla regia, lavora come videomaker e direttore artistico con artisti musicali come Achille Lauro, Marracash e Noyz Narcos. Nel 2012 crea la sua prima opera indipendente, uno scioccante mockumentary che diventerà virale sul web "Nefasto: er mostro de zona".
Bassifondi nasce da un racconto che Trash Secco ha scritto 15 anni fa e che è focalizzato sull’amore tra fratelli. Un amore viscerale, simbiotico, che il regista ha con suo fratello nella realtà, e che ha trovato una amplificazione in Fabio e Damiano D’Innocenzo che sono gemelli. Questo rapporto così stretto che può essere tanto pesante quanto una rete di sicurezza nella vita quotidiana, esiste tra Callisto e Romeo accomunati non da un legame di sangue, ma dalla condivisione di una quotidianità disperata.
"Ho avuto la fortuna - ha concluso il regista - di poter portare con me persone con cui lavoro da ormai 10 anni come il compositore delle musiche Giacomo Falciani con cui ho fatto la mia prima opera indipendente audiovisiva Nefasto, un esperimento che abbiamo messo sul web nel 2012, un finto documentario per la precisione. Ho partecipato anche alla realizzazione di un altro documentario girato in Cambogia insieme alla direttrice della fotografia Valentina Belli, accostando il tutto ad una lunga carriera nell’ambito dei video musicali, portandomi a maturare un linguaggio cinematografico che attinge molto da questi due mondi così distanti”.