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Coronavirus, i ristoranti si riorganizzano: coperti dimezzati, gel sanificante e servizi d'asporto

I ristoranti di Roma provano a reagire all'emergenza Coronavirus nonostante misure sempre più strette: rivista l'organizzazione interna dei locali, l'igienizzazione, i posti a sedere e i servizi offerti ai clienti

Essere ristoratori ai tempi del Coronavirus significa fare i conti con i clienti che diminuiscono, con il dover rivedere i coperti del proprio locale, con il saper trasmettere sicurezza e serietà e, talvolta, purtroppo, con il dover abbassare la serrande per ferie forzate, in attesa che l'emergenza passi.

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In questo clima di assoluto sconvolgimento che sta bloccando letteralmente tutta Roma, con scuole, musei, palestre, piscine, centri benessere chiusi, anche i ristoranti ne fanno le spese e cercano di barcamenarsi, come possono, in questo mare in tempesta. Così c'è chi prosegue nella propria attività, rassicurando i clienti, diminuendo i posti a sedere per garantire la distanza di un metro. C'è chi invita tutti a prenotare per poter lavorare nel rispetto delle ordinanze, c'è chi comunica di non arrivare prima della prenotazione e chi sceglie di chiudere, perché le entrate non sono abbastanza.

Basta fare un giro sui social, sui profili di ristoranti e pub dal centro alla periferia, per rendersi conto che tutti stanno facendo il possibile per tenere aperta la propria attività e continuare ad offrire un servizio senza rischi ai clienti.

Ristoranti ed emergenza coronavirus: indicazioni per i clienti sui social

Seu Pizza Illuminati, pizzeria pluripremiata e punto di riferimento nella Capitale scrive sul profilo Facebook: "A seguito dell’Ordinanza del consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 relativa alle misure di contenzione del COVID19 sul territorio nazionale, vi informiamo che Seu Pizza Illuminati ha provveduto adeguandosi alle misure previste.

  • Abbiamo diminuito il numero dei tavoli e quindi dei coperti per garantire la distanza di 1 mt fra un tavolo e l’altro
  • Abbiamo reso disponibile un gel sanificante all’ingresso ed un sapone sanificante nei nostri bagni
  • I tavoli e le sedie vengono puliti e sanificati dopo ogni cliente (ma questo lo facevamo anche prima!)
  • Invitiamo i clienti a pagare al tavolo per evitare assembramenti in cassa
  • Invitiamo i clienti a non venire prima dell’orario previsto per evitare che si creino file all’ingresso del locale. Chi lo farà sarà invitato ad attendere fuori".

E Seu propone anche un servizio di asporto, con ordini dalle 19 alle 23,30 e numeretti collegati all'ordine, per evitare affollamenti fuori dal locale.

C'è chi tenta di mantenere una normalità e di trasmettere ai clienti la tranquillità di potersi fare un aperitivo, un pranzo, una cena, senza paura e nel rispetto del decreto: "Siamo aperti, come sempre a pranzo e a cena - scrive Fassangue, locale amato dai carnivori doc a Centocelle - per garantirvi la serenità che da sempre contraddistingue le serate nel nostro locale, consigliamo la prenotazione. Sarà più facile organizzare gli spazi nel rispetto di tutti".

E la storia si ripete spostandosi in tutte le zone di Roma: "In un periodo complesso come questo, facciamo il massimo per assicurare un servizio il più sereno e 'normale' possibile - scrive sui social la famiglia Mori, dell'Osteria Fratelli Mori in zona Piramide - ecco perché garantiamo ai nostri clienti la distanza interpersonale di almeno un metro, e il totale rispetto di tutte le recenti disposizioni emanate.
Vi aspettiamo per condividere tanti piatti e tanti sorrisi come sempre".

C'è anche chi chiude però e sceglie di prendersi una pausa, come Sonia del ristorante cinese Hang Zhou che ha deciso di chiudere già da qualche giorno e ha dichiarato: "Approfitterò di questa chiusura per rendere il locale più bello ed accogliente. Io rimarrò a Roma, starò al ristorante e a chi mi verrà a trovare sarò lieta di offrire un caffè o il mio te".

Le attività ristorative cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno, dunque, anche in questo periodo di emergenza e sconforto. Chi chiude non lo fa per arrendersi, ma per ripartire più forte di prima. Chi resta aperto, si adegua alle indicazioni governative, ma cercando di offrire comunque il meglio ai clienti, di portare loro il sorriso ma soprattutto di mantenerlo, tenendo duro.

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