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Mercoledì, 24 Aprile 2024
De Magna e beve

Ottobrate romane e pranzo contadino della domenica: il locale di Trastevere che riporta alle origini

Da Proloco Trastevere tornano i pranzi della domenica

Le temperature miti delle ottobrate romane. L'arrivo del weekend e la voglia di vivere la domenica all'insegna delle tradizioni e del buon cibo. Un desiderio al quale vuole rispondere la proposta di Proloco Trastevere, l'osteria in via Goffredo Mameli che torna - in autunno - a proporre il pranzo contadino della domenica.

Elisabetta Guaglianone, giovane chef e patron di Proloco Trastevere, presenta il nuovo menu dell’ormai famoso pranzo contadino della domenica. Una proposta variegata e genuina che sa di casa e che punta a celebrare al meglio la stagione della splendida ottobrata romana. 

Il pranzo contadino della domenica

La formula del pranzo contadino della domenica è iniziata ufficialmente lo scorso 2 ottobre. Ogni domenica, dalle 12,30 alle 15,30, ad un costo di 32 euro a persona (pane e acqua inclusi), viene servito un ricco brunch composto dal piatto contadino che comprende assaggi di rarità casearie del Lazio con salumi, formaggi, ortaggi di stagione e piatti della tradizione laziale e italiana; dalla polpetta di bollito allo gnocco romano passando per il gateau di patate come una volta, al baccalà mantecato o alla stracciatella in brodo di pollo.

Sono poi previsti un primo o un secondo a scelta tra le paste della tradizione romana e un piatto di pasta del giorno; secondi in brace, umido o forno, dallo stracotto di transumanza al baccalà con peperone crusco e patate viterbesi. A chiudere il pranzo è il dolce del giorno, composto come il vassoio di ”pastarelle” dei pranzi domenicali, dove il cibo rappresenta l’unione della famiglia intorno alla tavola apparecchiata con cura e semplicità. 

Il menu cambia ogni settimana in base alle proposte dei piccoli produttori del Lazio ed è sempre disponibile una proposta vegetariana. La prenotazione è sempre consigliata

La storia di DOL

Proloco Trastevere è uno dei figli di DOL (Di Origine Laziale), progetto nato nel 2006, con lo scopo di portare la qualità dell’enogastronomia del Lazio alla portata di tutti, diffondendo il concetto di filiera corta, favorendo la conoscenza e l'acquisto dei prodotti del territorio e la tutela di tutti gli artigiani dell’enogastronomia. Vincenzo Mancino ha aperto tre sedi di Proloco nella capitale, ma ad oggi riconosce come sua solo quella di Trastevere, regno indiscusso della chef – nonché sua moglie –  Elisabetta Guaglianone. 

Proloco, come suggerisce il nome, è un concept nato per il territorio e promuove, tramite il format ristorativo, la convivialità tra sconosciuti, in un ambiente che sa di casa e dove si possono gustare tutte le eccellenze stagionali che il territorio ha da offrire, a partire dal cibo, fino al vino e ai drink. Pastori, pescatori, allevatori, agricoltori, casari, norcini, macellai, viticoltori, alchimisti trovano in questo spazio la continuazione della loro storia. 

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