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Nuovo regno del "vino naturale" apre a Villa Bonelli

#nuoveaperture | Naturavino cambia sede e si sposta in un locale più grande che punta ad ospitare fino a 500 etichette di vini naturali

Naturavino, l'enoteca wine-bar già punto di riferimento nel quartiere Marconi, arriva a Villa Bonelli. Il punto vendita si è infatti spostato a pochi chilometri di distanza in un locale più ampio, capace di accogliere le centinaia di etichette in lista e un pubblico sempre più interessato al bere naturale. 

Ai padroni di casa, Massimo e Ambra, si è aggiunto Gino Manfredi, esperto comunicatore del vino. Entrambi appassionati di vini naturali, attraverso questa esperienza di condivisione e convivialità vogliono valorizzare i vitigni autoctoni e il lavoro di vignaioli ancora poco conosciuti facendo scoprire le loro etichette al grande pubblico. 

"Naturavino è la sintesi di ciò che vogliamo proporre, solo vino naturale. La parola natura ci ricorda il necessario rispetto per il pianeta e la nostra ricerca dell’armonia fra le persone e con l’ambiente, attraverso una selezione di vino etico", raccontano Massimo e Gino.

Piccoli produttori in carta

In carta, tanti piccoli produttori: "Amiamo non solo proporre vini buoni, ma anche fatti da persone che stimiamo e che lavorano nel rispetto assoluto della natura, dei suoi tempi e delle sue potenzialità, senza intervento alcuno, soltanto con un’opera di custodia, sia in vigna che in cantina, restituendo al vino le caratteristiche del vitigno, del territorio e della stagionalità. Andiamo alla ricerca di piccoli produttori ancora poco conosciuti pur avendone le potenzialità. Vogliamo essere il loro megafono per raccontare storie e territori ai nostri ospiti", aggiungono i patron di Naturavino.
 
La cantina si pone come obiettivo il raggiungimento delle 500 etichette, tutte di vino naturale, selezionato con un accurato lavoro di scouting fra le piccole cantine che lavorano bene, valorizzando i rispettivi territori e i vitigni autoctoni che li contraddistinguono. Per fare qualche esempio, con un viaggio a volo d’uccello sulla Penisola, tanti gli amici vignaioli presenti in carta da Naturavino, che privilegia la produzione vitivinicola italiana: “Da Ca'de Zago in Veneto, alla Tenuta Belvedere in Lombardia, da Rocco di Carpeneto in Piemonte, al Podere Cipolla in Emilia, passando in Toscana al Podere Luisa e scendendo al Sud da Enoz in Campania, da Le Quattro Volte in Calabria, fino in Sicilia alla Cantina del Malandrino”. 
 
Anche la mescita segue la voglia dei padroni di casa di stimolare nel pubblico la conoscenza dei vini naturali, proponendo sempre qualcosa di nuovo. “Cambierà frequentemente – annunciano –e sarà pensataper divertire e incuriosire, nonché per consentire a chi non vuol bere più di un calice di trovare anche vini più importanti”.

“Pochi, ma buoni” i cocktail presenti in carta che non possono mancare come l’americano, il negroni, il gin tonic proposto anche nella versione erGin Tonic e il Martini, grande passione  di  Gino.
 
Da Naturavino non si beve e basta. C'è anche una proposta food che si articola su piatti schietti e genuini, a partire da materie prime provenienti il più possibile da produttori locali: “Le proposte di Naturavino sono la naturale prosecuzione dell’esperienza di degustazione del vino” dicono i fondatori. Proposte semplici, che accompagnano la bevuta senza sovrastarla, lavorando anche in questo caso sulla selezione della materia prima: “La missione principale della cucina è riuscire a concertare con la sala gli abbinamenti più adatti per i vini che proponiamo e riuscire a esaltarne le qualità”. 
 
A parte i taglieri di salumi e formaggi, ci sono i crostoni in tre varianti con pastrami e friarielli, con baccalà mantecato e cipolla caramellata e con crema di fave, speck e pecorino,il panino con salmone, le tartare sia di carne che di pesce, fra le specialità spiccano piatti presi da tradizioni lontane ma non troppo, come il gazpacho e l’hummus con verdure di stagione. Ancora la pappa al pomodoro freddae le pallotte cacio e ovacompletano la proposta salata, a cui fa da contraltare una carta dei dolci più orientata alla tradizione italiana, dalla torta Caprese al babà al rum e dalla torta ricotta e pere al classico tiramisù. 

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