Mira, apre un'oasi latino americana a Monteverde
#nuoveaperture | Un ristorante fusion che porta il Sud America a Roma tra gusto, drink e musica
In Viale dei Colli Portuensi, è arrivato Mira, una nuova insegna di influenza fusion sudamericana che aggiunge un tocco giovane e frizzante al quartiere di Monteverde. Una nuova oasi latino americana dove la proposta food è perfetta per l'aperitivo ma anche per una cena in ottica di "food sharing".
Perù, Brasile, Argentina, Messico sono tutti mixati in un concentrato di sapori in formato tapas: nachos, platano fritto, soffici empanadas in tre varianti (Classiche Argentine, con carne; De Mar, con ragù di tonno, spigola, gamberi e sour cream; Suavecita, mozzarella, cipolle caramellate, mais e salsa di prugna). Ma anche Tacos di salmone e al Pastor loco, Arepas, tipiche del Venezuela e della Colombia che qui sono farcite con pulled pork o con gamberi flambè, poi Ceviche, Picanha Asada al Chimichurri, vero emblema dell?America Latina, e Churros sono alcuni dei piatti pensati dalla consulenza di ben 2 chef che hanno unito le loro origini, italiane e argentine.
Una proposta colorata e variegata, proprio come le terre da cui prendono ispirazione e che portano da Mira l?esplosione di gusto delle loro tradizioni culinarie. Un concetto di cucina sudamericana fusion proprio perché oggetto di contaminazioni che si rintracciano nelle tecniche di cottura così come nelle materie prime reperite principalmente da Sakana S.r.l. e HQF. Vasta anche la proposta Mixology dal sapore latino che tra rum, mezcal e tequila spazia tra Margarita, Pisco Sour, Caipirinha e ben 8 signature che portano a Monteverde il vero spirito del Sud America come con il Sofy Brazil (Cachaca infused vanilla, rum, cordiale miele e zenzero, lime e ananas) e La Tierra (Tequila blanco, pompelmo, lime, agave, lamponi). Il beverage si presenta anche in doppio formato con whisky, tequila e mezcal a ?porzioni?. Un ibrido tra bistrot e club perché Mira è food & drink ma anche animo latino, quindi musica e divertimento per un dopo cena caliente.
Pavimento a scacchi, sedute in vimini, tavoli smaltati verdi, luci soffuse e una distesa di fiori tropicali scendono dal soffitto per donare alla città eterna l?atmosfera dell?Havana. Fino a 80 coperti interni e 20 nel dehors per uno spazio che, in ogni angolo, sprigiona il ritmo latino che si diffonde fino al bancone bar da cui il barman, a tempo di musica, shakera i drink quasi fossero maracas.