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Mercoledì, 24 Aprile 2024
De Magna e beve Casal Bertone / Via Stefano Colonna, 9

Apre Klang al Pigneto, il club di ispirazione berlinese che vuole rivoluzionare Roma

Da un'idea di Cristiano Latini, nasce Klang al Pigneto e porta una ventata europea nella Capitale. Musica dal vivo, birra artigianale, food smart in un ambiente come non se ne vedono a Roma

Entrare da Klang è un po’ come entrare in un club berlinese, solo che siamo a Roma, al Pigneto, precisamente in via Stefano Colonna.

Aperto in sordina, verso la fine di novembre, il locale – nato da un sogno di Cristiano Latini – si è presentato ufficialmente al pubblico lo scorso 16 dicembre. Un ambiente nero, illuminato solo da led rossi, che non definiremmo cupo, però, ma affascinante e unico.

Sì, perché di locali come Klang, a Roma, non ne esistono e, tra le intenzioni del suo fondatore, c’è proprio quella di portare un forte ‘segno di rottura’ nella Capitale. Basta stile industrial, basta cocktail bar e locali alla moda che, poi, finiscono sempre per somigliarsi. Klang esce fuori dagli schemi per portare ai romani una proposta innovativa, sui generis, strana, ma unica proprio per questo.

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L'ingresso di Klang, foto @ufficiostampa

L'anima di Klang

Entrando da Klang ti trovi in un locale dall’anima romanticamente notturna, divisa in due ambiente dialoganti che, all’esigenza, possono essere separati da pannelli mobili. La prima zona è quella in cui ci si siede, si beve, si mangia, si chiacchiera, si trascorre la serata; la seconda è quella vocata essenzialmente allo ‘spettacolo’ con un impianto acustico che mira alla perfezione e all’esaltazione del suono, concetto che il nome Klang evoca (il termine, in tedesco, significa proprio ‘suono’). In questo spazio si esibiscono artisti di diversi generi, scelti meticolosamente da Marco Bonini e Gianclaudio Hashem Moniri.

Ed è proprio in questa seconda sala che spicca la grande scritta ‘Klang’: impossibile non notarla. L’insegna, che occupa un’intera parete e che si vede appena si entra nel locale del Pigneto, è stata realizzata dall’artista Tommaso Garavini ed è una libera interpretazione in chiave ‘alchemica’ del progetto e dello spazio per cui è stata concepita.

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La scritta realizzata da Tommaso Garavini, foto @ufficiostampa

Klang, un sogno diventato realtà

Cristiano Latini, creatore del nuovo locale aperto al Pigneto, ci ha raccontato che Klang così:

“Ho creato Klang prima di tutto per me stesso. Klang è la realizzazione di un sogno o, meglio ancora, l’espressione di ciò che sono, di ciò che ho dentro. Spero di essere il precursore di una corrente a Roma”.

Cristiano Latini, insomma, tiene al suo Klang come al suo cuore e non gli dispiacerebbe se il suo stile, il suo concetto di spazio ospitante arrivasse ad influenzare positivamente la Capitale.

Klang, cosa si beve e cosa si mangia

Oltre ad essere un luogo affascinante di per sé, Klang punta ad essere un posto dove si sta bene, si mangia bene, si beve bene, si ascolta buona musica. Un ambiente, insomma, dove la serata scorre, un’esperienza globale dove condividere tempo, spazio, come accade nei club europei di maggior successo. Oltre alla buona musica, infatti, centrale da Klang è la birra, conservata nella cella a vista. Dodici vie in tutto, di cui due a pompa, con una selezione libera. Grande attenzione anche alla scelta dei distillati con una bottiglieria in continua evoluzione. Per quel che riguarda la miscelazione, protagonista è il Gin Tonic, realizzato con diversi tipi di Gin.

Ma passiamo al menù che porta in tavola burger, jacked potatoes, fritti e mini pizze, mai scontati, anche grazie alla Tecnologia dell’X-Oven (forno a brace per cotture professionali). Un cibo smart, che mette d’accordo tutti e che stimola la condivisione. La cucina resta aperta tutti i giorni, fino a tardi, per accogliere le richieste dei clienti dall’aperitivo fino a notte inoltrata.

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Le minipizze di Klang, foto @ufficiostampa

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Jacked Potatoes di Klang, foto @ufficiostampa

Musica, birra, cibo sono, dunque, le parole chiave di Klang. Un progetto diverso, ambizioso, costruito attorno alla forte personalità di Cristiano Latini, con la collaborazione di Laurenzi Consulting e lo studio di architettura Strato.

E la rivoluzione non è ancora finita, perché Klang è un club che non è un club, dove i concerti sono tutti gratuiti e accessibili senza lista, tessera, prevendita o biglietto alcuno. E’ questa un’altra carta vincente del nuovo nato del Pigneto.

Klang propone una programmazione di 5 giorni su 7.

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foto @ufficiostampa

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