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Carbonara day, si festeggia la pasta più amata

Oggi, venerdì 6 aprile, non solo in Italia, ma in tutto il mondo si celebra il "carbonara day". A promuoverlo le associazioni Aidepi (Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) e Ipo (International Pasta Organisation) per celebrare il celebre piatto, famoso non solo in Italia. La prima edizione del carbonaraday, nel 2017, secondo Aidepi e Ipo ha coinvolto 83 milioni di "pasta lovers", e in 29 mila si sono scambiati sui social opinioni e ricette su quello che è ormai considerato un piatto internazionale.

Il dibattito si apre il 6 aprile, dalle 12 alle 14. Basterà seguire l’hashtag #carbonaraday per partecipare a un evento virtuale che vedrà blogger, food influencer, giornalisti e chef e condividere opinioni, foto e consigli su Twitter e i principali social a proposito di questo piatto e, più in generale, sul rapporto tra tradizione e contaminazione in cucina.

Secondo Riccardo Felicetti, Presidente dei Pastai di AIDEPI, “La Carbonara è il piatto preferito di molti… e anche il mio. Ognuno ha i suoi segreti e la sua versione e l'equazione della Carbonara perfetta è una sfida che appassiona milioni di foodies e chef di tutto il mondo. Abbiamo voluto festeggiare questo piatto per andare oltre l’idea di ricetta ideale. La pasta ha così successo nel mondo perché è buona e versatile e esistono ottime Carbonare che includono anche ingredienti ‘sbagliati’. Le tante versioni in tutto il mondo di questo piatto ne sono la prova: creatività e passione riescono a sopperire anche anche alla mancanza degli ingredienti tradizionali.”

Secondo il rapporto dell’Accademia Italiana della Cucina, tra tutte le ricette italiane la pasta alla carbonara è la più reinterpretata all’estero. Una ricerca dei pastai di AIDEPI ha scovato le versioni glocal più curiose: In Inghilterra è popolare quella con le zucchine, in Cina e Malesia la fanno con il pollo, quella con il pesce conquista la Spagna e sta prendendo piede anche nell’Italia più tradizionalista e nell’alta cucina. Altre radicali varianti: in Inghilterra l’uovo è a volte sostituito da besciamella. In Giappone, invece, si aggiunge la panna e non è presente il pecorino. In Francia, Germania e Norvegia si va oltre, con preparati liofilizzati all’aroma di Carbonara pronti in 5 minuti.

Meglio la pasta corta o lunga? Si usa il guanciale o la pancetta? Solo il tuorlo o anche l’albume? La pasta va girata nella stessa padella a fuoco spento o in un altro contenitore per stemperare ulteriormente il calore? Ogni romano diventerà piuttosto suscettibile di fronte a queste domande e condirà la risposta con frasi come "senza ombra di dubbio", "non scherziamo", "assolutamente sì/no"...

In realtà, anche se si pensa di custodire nella propria cucina la ricetta insostituibile dela “vera carbonara", come tutte le leggende, anche quella di questo piatto nasconde incertezze storiche e contraddizioni.

La tesi più controversa attribuisce la sua paternità addirittura agli americani. Se è vero, infatti, che prima del 1944 la carbonara non viene mai citata nei libri di cucina italiani, è facile ipotizzare che siano stati proprio i soldati statunitensi ad inventarla, sciogliendo le loro razioni K (uova liofilizzae e bacon) alla pasta cotta.

Secondo un'altra discussa ipotesi, la ricetta risalirebbe all'abitudine dei carbonari del centro-Italia (lavoratori che andavano nei boschi per produrre il carbone) di portarsi per pranzo ingredienti semplici e di facile conservazione per condire la pasta, quali pecorino, guanciale e uova. Data la similarità con alcune preparazioni della cucina partenopea, infine, c’è chi giura che siano stati i napoletani ad inventarla.

DOVE MANGIARE LA MIGLIORE CARBONARA A ROMA?

E se non bastassero le diatribe sulle sue origini a complicare le cose, ecco intervenire le centinaia di rivisitazioni che la Carbonara vanta (o subisce?) nel mondo. La ricetta originale viene descritta, in un rapporto dell'Accademia italiana della cucina, come la più 'falsificata' tra le preparazioni italiane all'estero e, tra le varianti, più o meno ortodosse, non manca l'aggiunta di cipolla o di parmigiano,  l'utilizzo del latte o, addirittura, della panna. Per gli amanti della cucina italiana è difficile, in alcuni casi, farsene una ragione!

Sono comunque 5 gli errori blu nella preparazione della ricetta. Se guanciale e pancetta possono essere intercambiabili, va evitato che l'uovo diventi una frittata cuocendolo in padella. Mai poi sostituire il pecorino con il parmigiano o, quasi peggio, aggiungere la panna, ingrediente che va ad aumentare l'untuosità della carbonara, oltre che appiattirne il gusto. Infine vanno banditi aglio e cipolla, aggiunta inutile perché la carbonara è piatto già dai sapori forte.

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