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Cultura

Vitorchiano, il borgo medievale di roccia che fu "fedele" a Roma

Cosa vedere a Vitorchiano. Dove mangiare, dove dormire e come raggiungere da Roma. La guida completa

Sospeso sulla verdeggiante Valle del Vezza, adagiato su banchi di roccia di peperino, sorge Vitorchiano. Questo borgo medioevale, incluso tra i Borghi più belli d'Italia, si trova ai piedi dei Monti Cimini immerso in un paesaggio collinare ricco di boschi di querce e fassini e percorso da ruscelli di acqua limpida. In questo contesto naturale, che circonda il borgo, vive una fauna selvatica tra cui volpi, faine e donnole e sopra le vette collinari si possono vedere in volo falchi e le notturne civette. Un borgo cicondato da torri merlate, a difesa di un centro storico dove scale, archi e vicoli hanno in comune il caratteristico colore grigio, quello del peperino, la pietra locale alla base di tante attività.

Oggi vi portiamo a scoprire meglio questo borgo, la cui storia lo vuole fedele alleato di Roma. Una realtà storica di cui il borgo mantiene memoria in tanti angoli del suo centro. Un borgo caratteristico che il regista Mario Monicelli scels per girare alcune scene del noto film "L’armata Brancaleone", pellicola del 1966 con il grande Vittorio Gassman.

Le origini di Vitorchiano


La rupe di Vitorchiano fu sede di un abitato già nell'età del bronzo. Le origini di questo borgo sembrano risalire al tempo degli Etruschi. Succesivamente la zona fu abitata in epoca romana, e fu centro urbano fortificato nella parte più meridionale della Tuscia Longobardorum. Il borgo venne invaso dai Longobardi, nel secolo VIII, capeggiati dal Re Desiderio che ne fortificò le mura creando il Castello. Vitorchiano vanta una storia secolare influenzata a lungo dalla politica espansionistica della vicina e potente Viterbo. Nel 1199 si dichiarò libera da ogni legame con Viterbo, il borgo fu assediato dalle milizie Viterbese e fu invocato l’aiuto di Roma. Nel 1201, Vitorchiano fu liberato dall’assedio e divenne feudo di Roma. Il Senato Romano nominò Vitorchiano “Terra Fedelissima all’Urbe”, le riconobbe ampie esenzioni fiscali, le consentì di aggiungere al proprio stemma la sigla S.P.Q.R. e di fregiarsi della Lupa Capitolina.
Lo stemma di Vitorchiano raffigura una torre merlata sormontata da una corona, un ramo di quercia ed uno di alloro e le lettere S.P.Q. R., in ossequio alla sua devozione a Roma. Una curiosità sulle origini del nome: deriverebbe dalla nascita come insediamento di pastori e contadini in epoca etrusca; per altri dall’unione di Vicus e Orchianus o da un Tempio etrusco dedicato alla dea Orchia.

Cosa vedere a Vitorchiano


Il borgo dentro le mura castellane conserva la tipica architettura medievale con le caratteristiche case, le torri, le viuzze, le piazzette, le scale esterne come i caratteristici Profferli, le caratteristiche scale in pietra a una sola rampa che corrono lungo la facciata dell'edificio. O le case monumento, come la casa del Rabbino o la casa di Santa Rosa, dove visse la Santa patrona di Viterbo. E infine il Palazzetto Duecentesco, costruito con la caratteristica roccia di peperino, ricco di elementi architettonici di pregio da scoprire. Di puù recente realizzazione è il Moai, costruito nel 1990 da undici maori della famiglia Atan, originaria di Rapa Nui, giunti in Italia per promuovere il restauro delle loro statue. La statua, che riproduce i monoliti dell'Isola di Pasqua, è l'unica opera fuori dall'isola che esista. Realizzata grazie alla presenza di un materiale tipico del territorio, il peperino appunto.
Da visitare il Santuario di San Michele Arcangelo, rifugio eremitico dedicato al protettore del paese. Il sito di Corviano, definito anche "Monumento Naturale Corviano", porta invece i suoi visitatori a vivere un'esperienza a stretto contatto tra natura, storia ed archeologia, fuse insieme armonicamente. Poco distante dal borgo di Vitorchiano, la Selva di Malano, sulle estreme propaggini dei Cimini dove poter ammirare insediamenti del periodo etrusco-romano.

Cosa mangiare a Vitorchiano


Uno dei piatti tipici di Vitorchiano, tipico della tradizione laziale, è il cavatello vitorchianese realizzato con il palmo della mano fino a essere ridotto ad un lungo spaghettone. Prodotti locali sono anche l'olio, le nocciole, l castagne e il vino dei vigneti della zona. A Vitorchiano c'è il Monastero delle Suore Trappiste, è famosa la loro Trappa soprattutto per la produzione di marmellata, realizzata con prodotti dei terreni che circondano il monastero. Non mancano i ristoranti dove mangiare bene: "La Fraschetta Della Mela Stregata", "Casa Iozzìa", "Ristorante Baita La Faggeta", "Ristorante Zafferano", "Resort Nando al Pallone". E per una sosta dolce tra le vie del borgo la pasticceria e gelateria "La Dolce Vita".

Dove dormire a Vitorchiano


Vitorchiano offre diverse tipologie di pernottamento. L' "Agriturismo Poggio dei Galli" è immerso tra le colline vitorchianesi e a poca distanza dal centro storico del borgo. Situato a Vitorchiano c'è "Fontemulino", una casa vacanze apprezzata dai clienti per la piscina e per la possibilità di portare i propri amici a quattro zampe. Per la sua posizione la "Villa Farfalla Bianca" è apparezzata soprattutto dalle coppie di clienti, a cui vengono messe a disposizione camere dotate di tutti i confort. Consigliati anche i B&b come "B&B Il Moai" e Il "Fiorile"  o appartamenti in affitto come "La Dimora nel Borgo".

Come arrivare a Vitorchiano da Roma


Per raggiungere Vitorchiano da Roma:  prendere l'autostrada A1 Uscita Orte, imboccare la Superstrada Orte - Viterbo. Uscita Vitorchiano.

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