VIDEO | Porte aperte all'antica città di Gabii grazie al progetto "Gabiiinsieme"
Al via dal 6 giugno e fino al 10 ottobre le sette aperture domenicali con appuntamenti e visite guidate gratuite di “Gabiinsieme”
Sette aperture straordinare per visitare l’antica città di Gabii. Chiuso dalla fine del 2019, il sito demaniale in capo alla Soprintendenza speciale di Roma, nel territorio del municipio VI, rappresenta un contesto archeologico di ricerca unico e straordinario. Con le sette aperture domenicali straordinari, romani e turisti potranno tornare ad ammirarla, per molto a conoscerla.
Un’area considerata tanto importante per chi in questo territorio lo vive che, attraverso la sua valorizzazione, spera di poter porre la parole fine all’impianto Ama di Rocca Cencia che dista pochissimi chilometri da qui. Un po’ come la Villa dell’Imperatore Adriano, sito Unesco di Tivoli, scongiurò la costruzione di una discarica nel territorio della vicina Corcolle nel lontano 2012. Forse è un po’ presto per parlare di questo, con il braccio di ferro tra Comune e Regione proprio su questo tmb, tanto che la sindaca di Roma Virginia Raggi, a nostra domanda preferisce concentrarsi sul sito archeologico in se.
Così Rocca Cencia vuole diventare la Pompei di Roma
Il progetto "Gabiinsieme”, è stato presentato nella tarda mattinata di oggi, lunedì 31 maggio, nella sala della Protomoteca del Campidoglio. All'interno di S.U.S.A. (Smart Urban Sustainable Area), un progetto di ricerca che vede coinvolti con il Municipio VI e il Comune di Frascati diversi importanti enti di ricerca con sede nel territorio, come l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'Istituto Nazionale di Astrofisica, l’ENEA, il CNR e con capofila l'Università degli Studi di Tor Vergata, il Municipio VI ha proposto, grazie a un percorso di collaborazione già in atto con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e il Dipartimento di Storia, Formazione Culturale, Patrimonio e Società dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, di destinare una parte del finanziamento complessivo di S.U.S.A. per la valorizzazione di Gabii.
“Sette giornate, da giugno a ottobre, con visite guidate, spettacoli, attività per bambini, laboratori di archeologia sperimentale che ci auguriamo siano il preludio per una attività continua all’interno di questo sito archeologico immerso in una natura incontaminata - spiega Daniela Porro, Soprintendente speciale di Roma -. Una collaborazione quindi da continuare nel tempo, che aggiunge un prezioso tassello agli altri siti della Soprintendenza nelle periferie della città, a delineare un ideale itinerario ‘alternativo’, per scoprire luoghi ancora poco conosciuti di Roma”.
La definizione congiunta del progetto di valorizzazione dell’area archeologica e la sua realizzazione sono stati avviati dalla sottoscrizione, nel novembre 2020, di un protocollo d'intesa tra municipio VI, Soprintendenza Speciale e dipartimento di Storia, Formazione Culturale, Patrimonio e Società dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” il quale prevede il miglioramento dell'assetto espositivo, la realizzazione di eventi culturali, didattico-divulgativi e promozionali. “L’area archeologica di Gabii è un eccellente esempio dei tesori che romani e turisti possono scoprire nelle nostre periferie”, sottolinea Virginia Raggi. L’assessore municipale alla Cultura, Alessandro Marco Gisonda, evidenzia che “questo progetto è doppiamente importante poiché mette in rete, per una valorizzazione territoriale, un insieme di enti e realtà che convivono nello stesso territorio e che, attraverso la collaborazione, possiedono incredibili potenzialità di sviluppo”. “Vogliamo tracciare nuovi percorsi, che amplino gli orizzonti culturali della città - dice l’assessora alla Crescita culturale di Roma, Lorenza Fruci -. Grazie alle politiche culturali sempre più inclusive e all’interdisciplinarità, la periferia è sempre più al centro dell’attenzione della nostra amministrazione”.