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Cultura

Tarquinia, la città borgo culla di re e patrimonio dell'Unesco

Cosa vedere a Tarquinia. Dove mangiare, dove dormire e come raggiungere da Roma. La guida completa

Immersa tra le verdi colline della Farnesiana, nel cuore della Maremma Laziale, e i Monti della Tolfa, sorge Tarquinia. Questo borgo, che custodisce un patrimonio naturale e storico di pregio come la Necropoli omonima dichiarata nel 2004 Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, fa memoria tra i suoi vicoli medioevali perfettamente conservati delle pagine più importanti della storia della Tuscia viterbese. Le numerose Torri, che spiccano sul centro abitato, sono tra i pilastri principali attorno a cui si muove il turismo locale. Attorno monti, colline, ma anche corsi d’acqua, come i fiumi Marta e Mignone la cui natura circostante è luogo ideale per passeggiate ed escursioni. A pochi chilometri dal centro storico si raggiunge il Mar Tirreno, dove si trova una delle spiagge libere più belle di Taquinia, Pian di Spille, con un litorale sabbioso per chilometri misto a pinete mediterranee dove è possibile praticare anche il naturismo.

Oggi vogliamo farvi conoscere questo borgo medioevale dove storia e natura non hanno mai smesso di dialogare, custodendo sedi archeologiche e riserve naturali. Un territorio che ha visto nascere il poeta e scrittore Vincenzo Cardarelli, che parlando della città scriveva “Fatta proprio con grazia, con l’orgoglio della perfezione in tutto … ogni cosa rispondeva ad un leggiadro principio di armonia.”

Le origini di Tarquinia

Le origini di questo borgo risalgono all’etrusca Tarkna, che sorgeva a circa dieci chilometri dalla costa, dove si trovava anche il porto principale, Gravisca, il più potente emporio del Mediterraneo. Fu uno dei più importanti insediamenti della dodecapoli etrusca, e fu culla della dinastia dei re etruschi. Fin da epoca molto antica entrò in contatto con Roma, da cui venne sottomessa dopo la battaglia di Sentino nel 295 avanti Cristo, rientrando nei territori romani della regio VII Etruria. Divenne così città alleata e fedele a Roma, e nel 90 avanti Cristo la lex Iulia le concesse la cittadinanza romana. Fu sede vescovile fin dal IV secolo.

Le origini del nome: dal latino Tarquinii  e Tarch(u)na in etrusco, derivante dal nome del mitico Tarconte, eroe della mitologia etrusca. L’attuale Tarquinia, dal momento della sua formazione fino allo scorso secolo, fu chiamata Corneto che deriverebbe dalla presenza di piante di Corniolo. Altra tradizione vuole il nome derivato dal mitico re Corito, suo fondatore e progenitore di Enea. Dal 1872 cambia nome in Corneto-Tarquinia e dal 1922 Tarquinia.

Cosa vedere a Tarquinia

Questa preziosa città medioevale offre una grande scelta di siti da visitare. Tra quelli archeologici non può mancare una tappa alla Necropoli dei Monterozzi, per ammirare gli affreschi che custodisce questo patrimonio universale; o la vicina città perduta di Cencelle, protetta da una cinta di mura e da torri di guardia rettangolari che cingono i ruderi. I siti storici sono raccolti nell’intatto centro storico cittadino, come la Chiesa di Santa Maria di Valverde dove si trova l’icona della stessa Madonna, patrona del borgo. Nel Palazzo Vitelleschi del XV secolo si può visitare il Museo nazionale tarquiniese. Girando per le vie della cittadina è bello soffermarsi ad ammirare le mura medioevali, su cui si innalzano le torri del borgo, e a completare lo scenario ci sono i resti del Palazzo dei Priori e di alcune torri.

Da visitare anche i siti naturalistici come la Roccaccia, nella cui macchia rivivono antiche tradizioni e dove è possibile fare escursioni in bici e a cavallo. Spettacolare la natura della Riserva Naturale delle Saline di Tarquinia, che dal 1980 è divenuta Riserva Naturale di Popolamento animale, abitata da specie faunistiche tra cui i fenicotteri, le garzette e gli aironi guardabuoi. Tante le tradizioni a cui potere assistere, come in primavera alla Giostra delle Contrade, in occasione della quale le cinque contrade, in costume medievale, si sfidano nella Giostra del Saracino.

Cosa mangiare a Tarquinia

Tra i prodotti tipici del territorio c’è sicuramente il vino DOC Montefiascone, e altri prodotti della tradizione culinaria della Tuscia come la nociata, un impasto di miele e noci tostate cotto tra foglie di alloro, il panmielato simili a dei tozzetti realizzati con miele, farina e nocciole, oltre al pregiato olio extra vergine del luogo. Non mancano i ristoranti dove mangiare bene, anche le tipicità: da “Coco’s”; “Horta Grill Bar”; “Falcioni”; “La Capanna del Buttero”; “Namo Ristobottega”.

Dove dormire a Tarquinia

La città borgo di Tarquinia offre diverse possibilità di pernottamento. Come l’albergo diffuso “Intarquinia” che offre la possibilità di sentirsi cittadini tarquiniesi per tutta la durata del soggiorno in città. Per gli amanti dello sport c’è l’ “Hotel All’Olivo”, a poca distanza dal mare e dal vicino campo da golf convenzionato. Per gustare tante tipicità si può sostare all’ “Hotel e Agriturismo Valle del Marta”. Non mancano altre soluzioni di soggiorno come appartamenti e B&B: “Palazzo Pico Short Lets”; “Le Stalle del Seminario”; “Casale Dinelli”.

Come arrivare a Tarquinia da Roma

Per raggiungere Tarquinia da Roma: Prendere l'autostrada fino a Civitavecchia e la Statale Aurelia (90 km), dirigersi verso l’uscita Torrimpietra e proseguire verso E80 fino a Tarquinia.

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