rotate-mobile
Cultura

Street art a Roma: i quartieri dove ammirare i murales più belli della Capitale

Da Ostiense a San Basilio, tutti i quartieri diventati museo (a cielo aperto) di arte urbana

Ci sono i grandi monumenti, gli antichi reperti storici, l'arte chiusa nei musei o quella protagonista dei musei a cielo aperto. E poi c'è l'arte urbana. Meglio nota come street art, questa forma d'arte ha ormai invaso la Capitale e tanti sono i quartieri romani dove ammirarla.

A Roma arriva il secondo murale mangia smog: è contro l'omofobia

Da Ostiense a Tor Marancia, passando per il Quadraro, il Pigneto, fino a San Basilio e Tor Bella Monaca, tanti muri, tanti palazzi sono diventati le tele perfette degli artisti di strada.

Tanti i messaggi importanti lasciati sulle facciate dei palazzi dagli street artists, ultimo arrivato, al quartiere San Paolo, "Outside In", murales antismog contro l'omofobia. Numerosi anche gli omaggi ad attori, calciatori, artisti che, negli anni, hanno colorato i muri della Capitale. E' successo anche nelle ultime settimane dopo la scomparsa di Gigi Proietti (qui la mappa completa per vedere tutti i murales dedicati all'attore). 

E questa affascinante, colorata, a volte cruenta arte urbana è spesso protagonista di tour organizzati a Roma, che portano alla scoperta di ogni storia, ricordo, messaggio celato dietro ognuna di quelle opere realizzate da artisti conosciuti o anonimi.

Andiamo a scoprire quali sono i quartieri della street art a Roma:

Street art Ostiense - Testaccio

Ostiense è la Capitale della street art a Roma. Uno dei primi quartieri ad essere stati dipinti, colorati e resi opera d'arte a cielo aperto. L'arte urbana, negli anni, ha infatti completamente cambiato l'immagine di Ostiense, Testaccio e dei quartieri limitrofi. Con il progetto Ostiense District, tantissimi street artists (anche di fama mondiale) hanno dato via libera alla loro creatività ed è così che arrivando in via Ostiense, o passeggiando in via del Porto Fluviale, in via del Gazometro, sembra di immergersi in una favola che regala mille emozioni.  

Il quartiere Ostiense ospita anche il primo murale mangia smog di Roma, realizzato con la tecnologia Airlite dall'artista Federico Massa, in arte Iena Cruz. Il secondo murale ecologico è stato inaugurato pochi giorni fa in zona San Paolo

Street art Tor Marancia

Il progetto Big City Life ha reso Tor Marancia un vero museo a cielo aperto, visitato da tutte le parti del mondo e segnalato su tante guide di Roma. Qui la street art è protagonista assoluta sui muri dei palazzi ed è stata alla base di una riqualificazione urbana e culturale del quartiere. Un'iniziativa di arte pubblica nata a marzo 2015 da 999Contemporary. Ben 22 street artists si sono messi al lavoro e hanno completamente trasformato il volto di questo quartiere periferico non molto distante da Garbatella. 

Tra i murales più conosciuti e amati di Tor Marancia, c'è il "Bambino Redentore", murales realizzato dallo street artist francese Seth e che raffigura un bambino su una scala colorata che si affaccia: si tratta di Luca, un bambino che abitava in quel comprensorio di Tor Marancia, morto tragicamente dopo un incidente avuto mentre giocava a calcio. E' solo una delle numerose opere che gli amanti dell'arte urbana non possono perdere in questa zona.

Street art Pigneto

Ci spostiamo al Pigneto, altro quartiere della Capitale dove la street art è divenuta protagonista assoluta. Dai murales dedicati a Pier Paolo Pasolini agli acquari e alle intersezioni geometriche, il Pigneto ha molto da offrire agli appassionati di arte urbana. 

In Via Fanfulla da Lodi, si trova il murale di Omino 71 che ha realizzato il volto di Pasolini con una maschera da supereroe e la scritta "Io so i nomi". Sulla stessa via ci sono anche il volto di Maria, ispirato al film "Il Vangelo secondo Matteo", realizzato dall'artista romano Mr. Klevra e il lavoro di Maupal. 

Sempre al Pigneto si possono ammirare gli omini Exit-Enter, i ritratti di Alice Pasquini, l'opera dell'artista polacco M-City "Beautiful Crash" che ispirato dalla sua infanzia ha realizzato un mostro meccabico, e ancora "Intersection", un opera di street art dove linee concentriche formano due cerchi, realizzata da 2501 (Jacopo Ceccarelli). Fino a quell'affascinante acquario su muro realizzato da Carlos Atoche, in cui si trovano figure classiche e pesci pagliaccio. 
 

Street art Tor Pignattara

Negli ultimi anni anche il quartiere di Tor Pignattara è diventata la tela di numerosi artisti urbani. Tante le opere che hanno riqualificato i muri del quartiere. Tra i murales più noti c'è l'uomo che esce da un bidone della spazzatura con un caffè in mano. Un murale che vuole trasmettere un messaggio di accoglienza tipicamente italiana. Segno di condivisione, di calore, di vicinanza verso tutti coloro che vivono ai margini. E' stato realizzato da Etam Cru, una coppia di artisti polacchi, è alto 32 metri e intitolato "Coffee Break". Precisamente si trova in via Ludovico Pavoni, 118.

Non passa inosservato, nel quartiere alla periferia est di Roma, anche il murale del'artista spagnolo Dulk che rappresenta un animale fantastico a metà tra un panda e una volpe. I suoi colori vivaci, il suo sguardo dolce colpiscono chiunque passi in via Antonio Tempesta, 215. Recente il murale realizzato dallo street artist Atoche sulle pareti dell’ex Arena Aurora, sia lungo la via principale sia lungo via Ciro da Urbino. L'opera rappresenta il volto di una dea romana con dei fiori tra i capelli, la dea Flora, altro nome con cui veniva chiamata l’arena. Questi sono solo alcuni dei numerosi murales che arricchiscono i muri e le facciate dei palazzi di Tor Pignattara.

Street art Quadraro

Il Quadraro è stato tra i primi quartieri a lanciare questa forma d'arte nella Capitale, con il progetto M.U.R.O (Museo di Urban Art di Roma) nato dall'idea dell'artista David "Diavù" Vecchiato e tanti sono i murales che ad oggi si contano nel quartiere. Partendo dalla fermata della metropolitana Porta Furba e proseguendo tra le vie del quartiere, si nota subito l'opera “l’arte feconda il Quadraro” di Diavù, prima opera nata al Quadraro nel 2010. Passando in Largo dei Quintili, si può ammirare “The Buckingam Warrior” dell'artista americano Gary Baseman, che raffigura il Buckingam Warrior, un soldato a 3 teste, con sul petto, marchiato col sangue, il simbolo del quartiere Q44. Il guerriero è circondato da demoni che hanno aggredito le tre figure indifese di Fides, Veritas e Libertas. 

In via Monte del Grano si può ammirare il "Nido di Vespe” di Lucamaleonte (2014), in via dei Pisoni "Quadraro nel Core” di Beau Stanton (2013) e il “Baby Hulk” di Ron English. E tante altre opere di street artist famosi in tutto il mondo colorano muri e strade del Quadraro.

Street art San Basilio

Il progetto The Globe San Ba nel 2014 ha reso San Basilio, da semplice quartiere periferico della Capitale a museo di arte urbana. Qui fiori, pavoni, creature fantastiche hanno portato una ventata di ottimismo e colorato le facciate dei palazzi. In via Arcevia si trovano i coloratissimi disegni di Hitnes, street artist romano. Continuando in via Fabriano si possono ammirare le opere dello street artist spagnolo Liqen, tra le più colorate del quartiere (tra cui il famoso rastrello), quelle di Pelucas (le sue geometri e i suoi colori sono inconfondibili) e dell'illustratore italiano Agostino Iacurci che ha firmato varie facciate di San Basilio con i suoi volti e il suo "The Globe".

Street art Tufello

Con Alice Pasquini e altri street artists noti o anonimi, negli anni anche il Tufello ha cambiato volto. Le facciate dei suoi palazzi si sono colorate di arte, soprattutto nell'ultimo mese, dopo la scomparsa di Gigi Proietti che al suo Tufello era legatissimo. Tanti gli omaggi che sono stati dedicati al grande artista romano, il più maestoso è stato il ritratto di 15 metri realizzato dallo street artist Lucamaleonte sulla parete di un palazzo Ater di via Tonale. Un ritratto di 11 metri per 15, realizzato da Regione ed Ater, con la collaborazione dell’As Roma. Una manifestazione d'affetto, una dedica d'amore ad un attore che, prima di tutto è stato amato dalla parte più genuina, più verace, più popolare di Roma. A questo link la mappa per vedere tutti i murales dedicati a Gigi Proietti a Roma.

Street art Tor Bella Monaca

Il colore ha preso il posto del grigio anche a Tor Bella Monaca, quartiere in cui, da ormai alcuni anni, sono stati realizzati diverse opere di street art.Dal progetto Moltitudini Big City Life che ha portato sui muri di Tor Bella Monaca le opere degli street artist Diamond, Solo e Mosa One, ai volti di donne ai cieli stellati e ai fantastici cartoni animati nati da un'idea dell'associazione culturale "El chentro" in via dell'Archeologia. Anche Tor Bella Monaca è tra i quartieri invasi dall'arte urbana che vale la pena conoscere a Roma.

Street art Lamaro

Non particolarmente noto per le sue opere di street art, Lamaro è un quartiere che va citato per tutti coloro che sono appassionati di Eros Ramazzotti e della sua musica. Qui, ai bordi di periferia, dove il cantante è nato e cresciuto, più precisamente sulla facciata di un palazzo in via Contardo Ferrini è stato realizzato un murales gigante di Ramazzotti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Street art a Roma: i quartieri dove ammirare i murales più belli della Capitale

RomaToday è in caricamento