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Cultura

Romaeuropa Festival, presentato il programma della 36esima edizione

Un programma internazionale di oltre due mesi costruito come segno di ripartenza del settore artistico e culturale

Romaeuropa Festival, dal 14 settembre al 21 novembre, torna ad animare la capitale con un programma internazionale di oltre due mesi costruito come segno di ripartenza del settore artistico e culturale. 

Con la Presidenza di Guido Fabiani e la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi, la trentaseiesima edizione del Romaeuropa Festival si configura come una delle più ricche di sempre: 83 le compagnie in scena con 516 artiste e artisti provenienti da 15 differenti paesi, per 86 titoli, 206 repliche in 16 spazi di Roma e 33.000 posti in vendita secondo le attuali misure di distanziamento (89.000 sarebbero i posti secondo i parametri pre-pandemici, un numero che rappresenterebbe un vero record per il festival).

Un gesto di rinnovata presenza e di festa che abbraccia con il tratto colorato della musica, del teatro, della danza, del nuovo circo, delle arti digitali e della creazione per l’infanzia le annualità 2020/2021 e pone al centro del suo operare la forza delle comunità che si ritrovano negli spazi dedicati alle arti e alla cultura, il fascino rituale delle arti performative con la loro visionarietà, le molteplici sonorità che guidano le nostre emozioni, le nuove scritture per la scena, le sperimentazioni linguistiche ed estetiche ma anche l’attenzione alle istanze di un “nuovo presente” con le fragilità, le sensibilità e i temi emersi durante la pandemia ma già al cuore della storia del Festival: il rinnovato e implementato impegno in pratiche eco-sostenibili, l’inclusione e le tematiche identitarie e la critica ai sistemi post-coloniali individuando nella varietà di stimoli, necessità, riflessioni, voci, forme e narrazioni la chiave di lettura per la complessità del nostro tempo.

"Partecipare insieme dal vivo a un evento di danza, di musica, di teatro, di arti digitali, induce a una elaborazione culturale comune, reciprocamente stimolante e compiuta. Il pubblico che ascolta, segue, applaude, critica, respira, è un fattore insostituibile di crescita dello spettacolo", afferma il Presidente Guido Fabiani.

"Questa è la nostra identità, questa è la nostra storia – prosegue il Direttore Fabrizio Grifasi – questo è il nostro sguardo su un presente complesso; un nuovo presente nel quale ci affacciamo con il bagaglio del nostro percorso e che attraverso gli occhi delle artiste e degli artisti proviamo a scoprire. Ma questo presente possiamo affrontarlo grazie alle lavoratrici e ai lavoratori del mondo dello spettacolo. Un mondo reso particolarmente fragile nel corso di questi due anni e che vogliamo ringraziare e sostenere".

Il programma in arrivo, dunque, unirà, all’impegno nella riprogrammazione degli appuntamenti previsti durante la scorsa edizione del festival e non andati in scena per via dell’emergenza sanitaria, un lungo elenco di nuove proposte volte alla rivitalizzazione delle collaborazioni internazionali ma anche ad una nuova generazione di artiste ed artisti italiani e stranieri portatrice di nuovi linguaggi, istanze e pensieri. Contribuiscono alla costruzione di questi percorsi le sezioni del festival sviluppate dal team curatoriale che affianca la direzione artistica costituito da Francesca Manica, Maura Teofili, Stefania Lo Giudice, Federica Patti e Giulia Di Giovanni. 

L'opening

L'opening del Romaeuropa Festival 2021 si terrà nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica (dal 14 al 16 settembre), affidato alla folta compagnia di acrobati XY insieme al coreografo Rachid Ouramdane. La settimana inaugurale del festival procederà ancora nella Cavea dell’Auditorium, con alcuni dei più importanti nomi della creazione internazionale da Israel Galván al compositore britannico Max Richter. E, ancora, nella prima settimana il Romaeuropa Festival è partner del nuovo Festival di Film di Villa Medici all’Accademia di Francia diretta da Sam Stourdzé per un dialogo tra creazione cinematografica e arti visive, mentre al Teatro Argentina lo spettacolo Pieces of a Woman firmato dalla sceneggiatrice Kata Wéber e dal regista Kornél Mundruczó per il TR Warszawa (tra le compagnie stabili più importanti d’Europa) dà il via ad una fitta programmazione di teatro internazionale. 

Il festival proseguirà con un ricco calendario di appuntamenti di teatro internazionale, al Teatro Argentina. Il Romaeuropa Festival 2021 presenta e co-produce la prima regia teatrale di Gus Van Sant, ad esempio. Ma il teatro internazionale del Romaeuropa Festival è anche uno sguardo sul presente in cui finzione e realtà, documentazione e immaginazione si mescolano dando vita a narrazioni disincantate del mondo che abitiamo. Tra i grandi nomi della scena teatrale italiana ci sarà Ascanio Celestini che anticiperà l’inizio delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Pierpaolo Pasolini dedicandogli uno spettacolo - presentato in corealizzazione con la Fondazione Musica per Roma - immaginato come un museo in cui sono raccolte le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un lettore e un criminologo che l’hanno conosciuto. 
E tantu altri sono gli apuntamenti in calendario.

La danza internazionale sarà in primo piano. Si svilupperanno nel segno del dialogo con la musica, della contaminazione culturale e della multidisciplinarietà anche gli appuntamenti con la grande danza internazionale del festival. E, infine, la musica.

La musica a Romaeuropa Festival 2021

In primo piano anche nell'edizione 2021 di Romaeuropa Festival. Curata da Giulia Di Giovanni, Line Up! convoglia all’Auditorium Parco della Musica alcune delle proposte femminili più interessanti di una scena caratterizzata dalla contaminazione e dal respiro internazionale. Un invito alla leggerezza, un ritorno alla festa attraverso la musica di artiste come Rachele Bastreghi, anima femminile dei Baustelle, Emmanuelle, tra le più interessanti DJ della scena italiana, Ditonellapiaga sul palco con le mille sfaccettature della sua identità fluida come la musica che produce. Ci sarà l’inclassificabile e provocatoria Boyrebecca e la contaminazione tra tradizione e avant-pop e de LA NIÑA con la sua fusione di canzone partenopea e pop internazionale e Bluem la cui elettronica minimale incrocia i suoni atavici e ancestrali della Sardegna. 

Alla musica italiana è dedicato il format Le parole delle canzoni dell’ Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani presentato per la prima volta live al Romaeuropa Festival nell’incantevole scenario di Villa Medici: un ciclo di dialoghi tra musiciste e musicisti,  scrittrici e scrittori che sarà inaugurato da Mahmood 

Nel segno della musica anche il Gran Finale del Romaeuropa Festival 2021 che si articola in una due giorni all’Auditorium Parco della Musica presentando il giovane compositore Vittorio Montalti insieme a Blow Up Percussion e Tempo Reale; Edison Studio con l’esecuzione live di una colonna sonora per le immagini del film (in versione restaurata) Inferno da La Divina Commedia di Dante Alighieri di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro; l’esplorazione linguistica firmata dal genio dell’elettronica Alva Noto in dialogo con lo scrittore e performer francese Anne James-Chaton e, in corealizzazione con Fondazione Musica Per Roma, uno speciale live dell’Ensemble Intercontemporain, fondato da Pierre Boulez nel 1976, e di ritorno al REf con un concerto in cui le musiche di Steve Reich dialogano con le immagini video prodotte dal pittore tedesco Gerhard Richter, tra i massimi artisti viventi.

L’ideazione dell’intero programma prodotto dalla Fondazione Romaeuropa, presieduta Guido Fabiani e diretta da Fabrizio Grifasi, è stata possibile grazie al sostegno del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Lazio e di Roma Capitale. Il programma completo con tutte le informazioni è reperibile sul sito: https://www.romaueropa.net/

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