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Sabato, 30 Settembre 2023
Cultura

Rino Gaetano, a 40 anni da quell'incidente su via Nomentana la sua musica "vive"

La storia, la musica, il legame con Roma a 40 anni dalla sua prematura scomparsa

2 giugno 1981 - 2 giugno 2021. Quarant'anni fa moriva, prematuramente, in un incidente stradale, Rino Gaetano. La sua musica, le sue canzoni così leggere, orecchiabili ma intense di significato, spesso spunto di riflessione, nonché motivo di censure, sono ancora oggi cantate da tutte le generazioni. Vivono negli anni, continuano a celebrare il cantautore romano d'adozione, soprattutto in quello che da quarant'anni per tutti è il #RinoGaetanoDay.

Da Gianna a Berta Filava, da Ma il cielo è sempre più blu a Nuntereggae più, tutti cantano i suoi brani, testi che hanno reso Rino Gaetano immortale. 

Nel parco un’arena dedicata a Rino Gaetano: l’omaggio di Montesacro a 40 anni dalla scomparsa

La storia e il suo arrivo a Roma

Nato a Crotone il 29 ottobre 1950, Rino Gaetano si trasferì con i genitori a Roma quando ancora era un bambino. Nel 1960 venne ad abitare nel quartiere popolare di Monte Sacro e dalla Capitale non si è più spostato. Aspirante geometra, il padre cercò di indirizzarlo verso la carriera in banca, ma i progetti di Rino Gaetano erano altri e la sua creatività, il suo estro, il suo talento lo fecero presto incontrare con l'arte.

La chitarra, il suo grande amore

Fu l'incontro con la chitarra a fargli compiere i primi passi nel mondo della musica, componendo le prime canzoni. Diverso da tanti colleghi, venne notato - non senza perplessità - dal mondo musicale. Ebbe diverse esperienze di teatro per ragazzi, per poi debuttare nella discografia italiana nel 1973 con un 45 giri in cui interpretava la canzone "I love you Marianna" sotto lo pseudonimo di "Kammamuri's".

Il successo e l'arrivo a Sanremo

Nel 1974 uscì il suo primo album, ignorato quasi del tutto dagli esperti del settore e dal pubblico: si trattava di "Ingresso libero". Poi un anno dopo pubblicò "Ma il cielo è sempre più blu", un brano sulle contraddizioni della società di quel tempo dal ritmo piacevole, coinvolgente, ancora oggi conosciuta e canticchiata da tutti. 
Il 1976 fu l'anno di "Mio fratello è figlio unico", album che comprendeva "Berta filava". Era solo l'inizio di un percorso in cui Rino Gaetano seppe imporsi per la sua capacità di divertire ma sempre affrontando temi delicati, ostili, al centro della critica. 
"Aida" (1977), "Nuntareggae più" (1978) fino a "Gianna", presentata al Festival di Sanremo 1978, conquistando il terzo posto, il record di vendite e incoronando ufficialmente Rino Gaetano come una promessa della musica italiana. 

L'anno seguente al terzo posto a Sanremo, Il cantautore presentò l'album "Resta vile maschio dove vai", con al suo interno "Ahi Maria", un tormentone dell'estate. Tanti successi, uno dietro l'altro per Rino Gaetano. Poi, nel 1980, un periodo di crisi che, purtroppo, non ha trovato riscatto.

La morte prematura

Il 2 giugno 1981, infatti, tornando a casa alle prime luci del mattino, dopo una serata trascorsa nei locali, sulla via Nomentana, all'altezza di via Carlo Fea, Rino Gaetano ha invaso con la sua auto la corsia opposta, mentre un camionista era in arrivo. Per il mezzo pesante è stato impossibile evitare l'urto. Rino Gaetano battè forte la testa e quando i soccorsi arrivarono era già in coma. 

Fu portato d'urgenza al Policlinico Umberto I, dove gli vennero riscontrate fratture varie. In assenza di un reparto adeguato per gli interventi d'urganza al cranio, però, Gaetano fu trasferito al Gemelli dove morì alle 6 del mattino. 

Roma e il suo amore per Rino Gaetano

Calabrese di nascita ma romano d'adozione, Rino Gaetano ha stretto un legame indissolubile con la sua Roma. Il quartiere Monte Sacro, dove è cresciuto e ha sempre abitato. Le trattorie e i bar frequentati. Fino a quel'epitaffio, al Cimitero Verano, dove ancora oggi amici, parenti e fan vanno a portare un fiore, un omaggio. "Ma il cielo è sempre più blu", c'è scritto sulla sua lapide.

Un ricordo del grande artista e della sua musica rimasta viva anche grazie al lavoro svolto dal 1999 ad oggi dalla Rino Gaetano Band, tributo ufficiale a Rino Gaetano. Un gruppo musicale nato per volontà di Anna Gaetano (sorella di Rino) e portato avanti dal figlio Alessandro (voce e chitarra) assieme a Ivan Almadori (voce e chitarra), Fabio Fraschini (basso), Marco Rovinelli (batteria), Michele Amadori (tastiere e cori) e Alberto lombardi (chitarra elettrica e cori).

In oltre vent'anni di attività, la Rino Gaetano Band ha portato la musica del cantautore calabrese sui palchi di tutta Italia, si è fatta portavoce della memoria collettiva di Rino Gaetano, ha fatto rivivere momenti indimenticabili al pubblico e soprattutto ha fatto conoscere alle nuove generazioni la musica di uno dei cantautori più popolari di sempre.

E così, al partire della prima strofa di qualsiasi canzone di Rino Gaetano, ancora oggi - 40 anni dopo la sua scomparsa - tutti cantano a squarciagola che abbiano 60, 40 o 20 anni. 

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