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Cultura

Orvinio, un borgo tra i più belli d'Italia tra castelli e natura incontaminata

Cosa vedere a Orvinio. Dove mangiare, dove dormire e come raggiungere da Roma. La guida completa

Mura medioevali e attorno la natura incontaminata. Orvinio, un piccolo borgo a 840 metri sul livello del mare, è il centro abitato più alto del Parco dei Monti Lucretili. Un punto panomarico vicino alla fauna del parco, sia quelle di terra che quella che sorvola le case dall'alto. Se d'inverno si potrà sentire ululare i lupi, dal vicino Monte Cima dei Coppi, in estate si resta affascinati dai canti degli usignoli, e più in alto dal volo di aquile e poiane. I suoi sentieri boschivi e naturali sono inoltre ideali per praticare trekking ed escursioni. Curiosità, restando con lo sguardo al cielo di Orvinio: il 31 agosto 1872 alle ore 5:15, nei pressi del borgo caddero numerosi frammenti di meteorite. Il più grande è conservato nel Museo Mineralogico di Roma, col nome di Orvinite.

Vogliamo portarvi a conoscere meglio questo piccolo borgo, inserito tra i Borghi più belli d'Italia e 2° classificato nel Lazio per I Luoghi del Cuore 2019 del FAI, immerso nella storia e nell'arte grazie agli affreschi i Vincenzo Manenti, che nacque e visse nel borgo.

Le origini di Orvinio

Le origini del borgo risalgono al periodo dell'occupazione da parte dei Siculi della Sabina. Dai primi decenni dell'anno Mille fu sotto dominio benedettino, sorgendo in quei pressi la potente Abbazia Benedettina di Santa Maria del Piano. A partire dal 1075, il Castello di Canemorto viene citato come semplice toponimo nelle carte farfensi. I Canemorto, esponenti minori della nobiltà rurale sabina, mantennero il possesso dell’insediamento fortificato fino al subentro degli Orsini. Con la riforma del 1816 venne costituita la baronia, finchè il Principe Camillo Borghese rinunciò ai suoi diritti feudali su Orvinio. Nell'800 Orvinio fece parte dello Stato Pontificio, e fu sede di Governo e residenza del Governatore. Fino al 1923, dopo la costituzione del Regno d'Italia, fu provincia di Roma, fino alla successiva annessione alla neo-istituita provincia di Rieti, nel 1927.
Una curiosità storica: nel Medioevo il borgo prese il nome di Canemorto. Le ragioni storiche non sono accertate, ma alcune leggende darebbero una spiegazione. Una di queste narra che nel IX secolo, durante la battaglia di Carlo Magno contro le truppe dei Saraceni, il capo di quest’ultimi, di nome Can, venne ucciso ed il popolo esultò intonando “Can è morto”, da qui la contrazione in “Canemorto”.

Cosa vedere a Orvinio

Posto a settentrione dei Monti Lucretili, il borgo offre diversi punti panoramici come il belvedere di Piazza del sole raggiungibile dopo l’arco d’entrata del borgo e percorrendo l’incantevole via Segni. Salendo verso le Pratarelle, su un piccolo altopiano, da maggio a luglio si può assistere alla più alta concentrazione di fioritura delle orchidee selvatiche spontanee di tutto il Parco. Tra le vie dell'antico agglomerato rurale medioevale, che diede i natali al pittore Vincenzo Manenti, si possono visitare tre chiese alcune delle quali ospitano gli affreschi del pittore: Santa Maria dei Raccomandati, la Chiesa del Santo Patrono, San Nicola di Bari e, fuori dal borgo, la chiesa sconsacrata di San Giacomo.
Da visitare è il Castello Malvezzi Campeggi con le sue alte mura. Ristrutturato nel XX secolo, restano elementi originali come il maschio cilindrico e le mura di cinta merlate, che mantengono l'imponente aspetto originario e circondano il centro storico. E apprezzare il silenzio del Santuario di Vallebona, e sull'Altare Maggiore si può ammirare l'antichissimo affresco della Vergine nel gesto di porgere il latte al Bambino.

Cosa mangiare a Orvinio

Tra i piatti tipici della cucina di Orvinio c'è il Polentone,  polenta tagliata a filo su un ripiano di marmo e condita rigorosamente con sugo bianco di carne, accompagna da verdure di campo. Il “Pizzillu” è il nome in dialetto della pizza al fuoco tipica di Orvinio. E la pasta fresca fatta con un ferro da calza attorno al quale si avvolge l’impasto, i cecamariti. Non mancano i ristoranti dove assaggiare i piatti tipici e mangiare bene: "L'Angoletto", "Locanda Belvedere", "Il Calascione", "Trattoria del Tasso", "I Sapori del Borgo. E per una degustaizione di vini, segnaliamo "V'incanto Enoteca Ristorante Wine Shop".

Dove dormire a Orvinio

A Orvinio ci sono diverse possibilità di pernottamento. l' "Agriturismo Quartuccio" a poca distanza dal cento del borgo, offre la possibilità di restare immersi nella natura del Parco che circnda Orvinio. Nel pieno centro storico si trova "Il sorriso" un appartamento con angolo cottura e tutti i servizi, e di mattina verrà servita la colazione all'italiana. Scelto da coppie e singoli viaggiatori, che praticano nella zona il ciclismo. Per calarsi nella vita dei monti Lucretili, il B&b Relax in Montagna, che mette a disposizione anche un barbecue. Poco fuori dal borgo altre strutture come: "Chalet dei Parchi", "Casa Matilda" casa vacanze, "La Locanda del Convento".

Come arrivare a Orvinio da Roma

Per raggiungere Orvinio da Roma:  prendere l'autostrada A 24 Roma-L'Aquila, uscire a Vicovaro/Mandela, attraversare Vicovaro e continuare sulla SS 314 in direzione di Orvinio.

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