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Fenomeno Maneskin, una buona notizia per Roma: la musica della Capitale oltrepassa (finalmente) il raccordo

Con la vittoria a Sanremo 2021 la band romana conferma il potenziale musicale della Capitale e accende i riflettori anche sui più piccoli

Hanno vinto Sanremo, sovvertendo tutti i piani e facendo "la rivoluzione" al Festival, come loro stessi hanno dichiarato. Poi, una volta in camerino, hanno aperto la diretta e a seguirli sono state oltre 40mila persone, tutto questo alle tre di notte. E' il fenomeno Maneskin, qualcosa a cui Roma non era più abituata da tempo.

La Roma dei Maneskin, da Monteverde a Bravetta: e nella band sul calcio è derby

Il panorama musicale romano

Negli ultimi anni la Capitale si è dimostrata centro vivace di produzione musicale. Dal rap al rock, dal trap alla canzone d'autore, dal soul al folk, fino al raggae. Nuove etichette, nuove associazioni, nuove band e nuovi solisti sono nati. Tommaso Paradiso, Carl Brave, Franco 126, Gazzelle sono soltanto alcuni dei nomi che hanno calcato la scena musicale romana, insieme ad un ampio movimento indie cresciuto nei locali della Capitale (Mirkoeilcane, Leo Pari, Il Grido, Amir, Assalti Frontali, Artù e tanti altri).

Largo Venue, Na cosetta, Le Mura sono alcuni dei luoghi dove il movimento musicale romano si è esibito negli ultimi anni. A loro si uniscono i Maneskin, nati invece per strada. Sono noti i video delle loro esibizioni in via del Corso. Poi per la band, cresciuta tra Bravetta e Monteverde, sono arrivati X-Factor, i concerti, i brani in vetta alle classifiche, fino a Sanremo 2021.

Un percorso molto più mediatico di altri, che porta la musica romana ben oltre i confini della Capitale. Quel "La" - tanto per usare una metafora musicale - che dà tutta un'altra intonazione al giovane movimento musicale romano.

Non c'è solo Milano, dunque, da anni Capitale della musica italiana, per aver scoperto e portato al successo cantanti, rapper, trapper del calibro di Fedez, Mahmood, Marracash, Ghali. Anche Roma accende i riflettori sulle sue creature. Non solo Achille Lauro, che, nel bene o nel male, riesce sempre a scalare le classifiche e a far parlare di sè; non solo Elodie che ha raccontato la periferia romana anche sul palco dell'Ariston.

C'è tutta un'altra fetta di musica romana che, probabilmente, grazie anche al successo dei Maneskin e a questa inaspettata vittoria a Sanremo, avrà finalmente il suo riscatto.

Il successo dei Maneskin per Roma

Roma mancava in parte di quell'energia e di quella risonanza, per anni respirata con Daniele Silvestri, Max Gazzè, Alex Britti, Niccolò Fabi e, guardando ancora più indietro nel tempo, con grandi nomi quali Renato Zero, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, mostri sacri della musica italiana.

Nessun paragone con loro, ma una certezza: i Maneskin rappresentano un'ulteriore scintilla al fermento della Capitale. La loro vittoria a Sanremo 2021 ha entusiasmato giovani e meno giovani, acceso anche alcune critiche, ricevuto i complimenti degli ex prof della band e quelli della sindaca Virginia Raggi che sui social ha scritto: "Grandissimi Maneskin, da Roma complimenti!".

I Maneskin, insomma, hanno riportato la Capitale al centro della scena musicale italiana o, almeno, hanno fatto in modo che tutti - finalmente - se ne rendessero conto.

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