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Cultura

Leonardo Da Vinci. La scienza prima della scienza, apre la mostra sul Leonardo 'ingegnere' a Roma

Le Scuderie del Quirinale celebrano i 500 anni dalla morte del Maestro Toscano, con una mostra dedicata al Leonardo ingegnere e umanista. L'abbiamo visitata in anteprima

Oggi – 13 marzo – apre alle Scuderie del Quirinale la mostra Leonardo Da Vinci. La scienza prima della scienza. Un percorso conoscitivo alla scoperta del Maestro toscano, raccontato nell’ambito della fitta trama di relazioni culturali e del dinamico contesto artistico che ha caratterizzato il periodo tra il ‘400 e il ‘500 italiano. 

Leonardo Da Vinci, la mostra alle Scuderie del Quirinale

La mostra, organizzata dalle Scuderie del Quirinale insieme al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo Da Vinci’ di Milano e alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana è un omaggio all’artista, ma prima ancora, al Leonardo ingegnere, umanista.

Il nome 'Leonardo. La scienza prima della scienza' - ha spiegato a Romatoday il curatore Claudio Giorgione - vuole spiegare da subito al pubblico che si tratta di una mostra dedicata all’opera ingegneristica ed umanistica di Leonardo, per cui non si troveranno dipinti o studi di Madonne. Ma non solo: il nome è stato scelto anche perché Leonardo non è uno scienziato, nel rinascimento si parlava di filosofia naturale, ma ha aperto la strada alla scienza moderna, in quanto il suo modo di guardare la realtà, osservare, misurare, verificare, senz’altro si avvicina a quello che poi sarebbe diventato il percorso scientifico sperimentale di Galileo”.

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Alcuni modelli presenti alle Scuderie del Quirinale

Leonardo. La scienza prima della scienza: il percorso

Dalla formazione toscana al soggiorno milanese, fino al tardo periodo romano, la mostra ripercorre l'attività di Leonardo Da Vinci sul fronte tecnologico e scientifico, tracciando le connessioni culturali con i suoi contemporanei. La mostra alle Scuderie del Quirinale è composta da oltre 200 opere, divise in più sale, su due piani, che permettono al visitatore di compiere un percorso in grado di attraversare i grandi tempi al centro del dibattito rinascimentale affrontati da Leonardo: dall’utilizzo del disegno e della prospettiva come strumenti di conoscenza e rappresentazione, all’arte della guerra tra tradizione e innovazione, dal vagheggiamento di macchine fantastiche (in primis quelle affascinanti per il volo) alla riflessione sulla città ideale e alla riscoperta del mondo classico.

Dal punto di vista contenutistico il percorso si articola in 10 sezioni, ruota attorno a 10 bellissimi disegni del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci – solitamente custoditi nella Biblioteca Ambrosiana di Milano - ma si prefigge di immergere Leonardo nel suo contesto storico, quindi di mostrare quanto fu importante per Leonardo assorbire tutta la vivace cultura che stava attorno a lui, prima in Toscana, poi a Milano, seguendo tutti i luoghi delle sue peregrinazioni. In questa mostra - ha spiegato ancora Giorgione a Romatoday - le opere di Leonardo sono da confrontare sia con i modelli storici della collezione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano (che visualizzano in modo tridimensionale le sue idee e che furono create nel 1952 per i 500 anni dalla nascita del Maestro toscano) e poi con i tanti manoscritti di artisti-ingegneri del rinascimento provenienti dalle più importanti biblioteche nazionali e altre opere particolari, come ad esempio un momumentale modello in gesso del Pantheon e i grandi portelli delle chiuse del Naviglio, esposte al pubblico per la prima volta, dopo un grande restauro e che poi torneranno definitivamente a Milano, nella collezione permanente, per non spostarsi più”.

Modello del Pantheon

Modello in gesso del Pantheon

Le opere di Leonardo da non perdere

Da non perdere, inoltre, l’esposizione del prezioso trattato di Francesco Di Giorgio, in prestito dalla Biblioteca Laurenziana, unico volume appartenente con certezza al Maestro e arricchito da annotazioni di suo pugno. Eccezionalmente in prestito dalla Bibliothèque di Ginevra, inoltre, uno dei due manoscritti della Divina Proportione di Luca Pacioli, realizzato per il duca Ludovico il Moro nel 1498 e arricchito dalla raffigurazione di sessanta solidi basati sui disegni preparatori eseguiti dalla “ineffabile sinistra mano” di Leonardo.

A chiudere la mostra alle Scuderie del Quirinale sono i manifesti, le pagine dei giornali, gli annunci delle mostre che negli anni sono state allestite in omaggio al grande genio italiano, al Maestro per eccellenza della nostra cultura.

A chi si rivolge la mostra su Leonardo "ingegnere e umanista"

Questa mostra ha l’ambizione di rivolgersi ad uno sfaccettato pubblico - ha concluso il curatore della mostra Leonardo. La scienza prima della scienza - I modelli, come la gru di Brunelleschi che accoglie i visitatori in sala uno, penso possano catturare l’attenzione dei ragazzi. E' previsto anche un laboratorio educativo per le scuole e per i giovani visitatori del sabato e della domenica. Ma si tratta di una mostra rivolta anche agli appassionati e agli esperti, perché tutti i volumi esposti sono dotati di didascalie narrative che entrano nel merito. Ci sono due percorsi in audioguida, uno per gli adulti e uno per i bambini. La sfida è quella di riuscire a parlare a diversi tipi di pubblico, potendo spiegare contenuti difficili in maniera semplice e immediata".

Leonardo. La scienza prima della scienza è un accurato progetto scientifico, un percorso ricco, ampio, da vivere più o meno approfonditamente, restando ancora una volta sorpresi della grandezza di Leonardo Da Vinci. Un appuntamento da non perdere, nel fitto calendario delle celebrazioni dei 500 anni dalla sua morte, dal 13 marzo al 30 giugno alle Scuderie del Quirinale.

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