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Cultura Centro Storico / Piazza della Bocca della Verità, 18

La Bocca della Verità e la strana storia della donna, dell'amante e del finto pazzo

La Bocca della Verità a Roma è protagonista di moltissime leggende. Una tra le più famose è quella di una donna che, per sfuggire all’accusa di infedeltà e continuare a frequentare il suo amante, escogitò uno straordinario stratagemma

Ogni giorno una lunga fila di turisti si dispone fuori dalla Chiesa di Santa Maria in Cosmedin per fotografarsi mentre infila la mano nella bocca del grande medaglione di marmo pavonazzetto che ora si trova nell’atrio, più comunemente conosciuta come La Bocca della Verità.

Il grande tondo di epoca imperiale di quasi 2 metri di diametro, a suo tempo era utilizzato come chiusino di una cloaca. Alcuni pensano sia un tombino, altri, viste le dimensioni, la copertura di un pozzo. Ha le fattezze di un fauno ispirato a una divinità fluviale, il Dio Portuno, al quale probabilmente era dedicato un tempio nei pressi della stessa cloaca.

I Romani e i turisti associavano al medaglione la proprietà di decretare la Verità. In particolare, anticamente, veniva richiesto alla pietra di pronunciarsi sull’infedeltà coniugale, soprattutto se una donna avesse fatto fallo a suo marito. La moglie veniva costretta a infilare la mano nella fessura del tondo e a interrogare la pietra circa la sua fedeltà matrimoniale. La Bocca della Verità, attraverso un banalissimo trucco “umano”, – uno o più addetti infatti, assoldati dal patrizio di turno, erano posizionati dietro il lastrone di marmo – aveva il compito di punzecchiare con uno spillone o con delle forbici la mano della moglie infedele (forse).

Ma quando è nata questa tradizione? E la credenza? Una prima citazione della pietra la ritroviamo nei Mirabilia Urbis Romae dell’anno Millema è in epoca medievale che cominciò a diffondersi.

Tra tutte le leggende, una è quella che meglio si ricorda per la sua particolarità, ovvero la storia di un’arguta moglie che ebbe modo di prendersi la sua rivincita proprio grazie alla Bocca della Verità. La leggenda narra che la donna era stata sorpresa dai vicini di casa a ricevere continue visite da parte di un amante mentre il marito era fuori città. Questi lo confessarono al marito che a sua volta chiese spiegazioni alla moglie. Nonostante le lacrime della donna, l’uomo decise di chiedere in pubblico la prova della verità.

Quel giorno accadde che un giovane si fece largo tra la folla, si avvicinò alla moglie, la strinse forte a sé e la baciò sulla bocca, lasciando tutti sconcertati. Infine, si allontanò gridando parole senza senso e saltellando come un matto. Immediatamente fu portato via di forza dalla folla. Una volta tornata la calma, la donna fu portata vicino al medaglione, infilò la sua mano nella foratura e pronunciò queste parole: Giuro che nessun uomo mi ha mai abbracciato e baciato, all’infuori di mio marito e di quel giovane matto!.

La Bocca non si chiuse e non punse la mano della donna, perciò il marito fu costretto a ricredersi e la folla esplose in grida di gioia. Ma com’era stato possibile? Ebbene, la donna, piuttosto scaltra, aveva escogitato assieme al suo amante un piano infallibile per ingannare tutti: lui si sarebbe finto pazzo, l’avrebbe baciata davanti a tutti cosicché chiunque ne sarebbe stato testimone, lei avrebbe ammesso di essere stata baciata da entrambi gli uomini e la Bocca della Verità non avrebbe potuto che darle ragione.

La prova fu così superata, la donna grazie alla sua astuzia era riuscita ad imbrogliare la Bocca della Verità e poté continuare così a frequentare il suo amante, ormai certa che nessuna voce avrebbe convinto il marito sul suo tradimento.

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