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Cultura

Il 5 luglio al Gay Village la presentazione di "Ho due papà": ne discutono Vendola e la Cirinnà

A commentare il documentario diretto e prodotto da una coppa di padri, con protagonisti i loro figli, ci saranno anche il marito di Vendola Ed Testa e Imma Battaglia, attivista e fondatrice del Gay Village

Com’è, per i figli, crescere con due papà, come si confrontano con compagni, insegnanti, sentimenti. Come rispondono quando altre persone gli chiedono dove sia la loro madre e quali sentimenti e pensieri provano per la loro portatrice e la loro donatrice. Che consapevolezza hanno del loro concepimento e quanto ne parlano con gli altri o con i loro padri. Infine, quanto è importante che i propri padri siano sposati, riconosciuti come una famiglia, cosa cambia per loro. Sanno perché c’è questa attenzione intorno a loro, perché sono intervistati da ricercatori e giornalisti?

Queste sono le domande poste a David e Danis, sette anni, protagonisti del documentario “Ho due papà” di Marco Simon Puccioni, che poi è proprio il padre, anzi, uno dei due.

Giovedì 5 Luglio dalle 22.00 il palco del Gay Village ospiterà la presentazione con proiezione del trailer di questo interessante documentario ancora in fase di realizzazione, secondo episodio del progetto video “My Journey to meet you”, che vede all’opera anche il compagno di Puccioni, Giampietro Preziosa, come produttore. A parlarne insieme a loro ci sarà Nichi Vendola insieme al marito Ed Testa, oltre alla senatrice Monica Cirinnà e alla padrona di casa Imma Battaglia.

Puccioni: “Voglio dar voce ai miei figli"

Questo progetto è un work in progress continuo. Colleziono quasi ogni settimana stralci di vita quotidiana accumulando materiale che poi dovrò selezionare e ordinare all’interno della struttura narrativa. Come per il precedente lavoro, il materiale quotidiano preziosissimo per cogliere istanti irripetibili, non può bastare, per cui dovrò completare il racconto con riprese professionali ad hoc che serviranno per strutturare ed elevare la qualità.” Questo il pensiero del regista Marco Simon Puccioni, che aggiunge: “Dopo che in “Prima di tutto” ho raccontato l’esperienza di diventare genitore insieme al mio compagno grazie alla GPA (Gestazione Per Altri, ndr) negli U.S.A., con il nuovo documentario voglio dar voce ai nostri figli che hanno ormai raggiunto l’età della ragione e sono in grado di riflettere sulla loro famiglia e le loro origini”.

Le finalità

Il documentario precedente era stato concepito come una lunga lettera ai figli, in cui veniva raccontata la loro nascita e i primi passi come famiglia omogenitoriale in Italia. “Ho due papà”, invece, segue le giornate normali in cui i figli si raccontano da soli e direttamente o indirettamente si esprimono su come sia la loro vita fin qui nel crescere insieme a due padri.

Le risposte arriveranno seguendo la vita della famiglia nel quotidiano, in modo spontaneo e quasi casuale, come in effetti sono vissute da David e Denis. Le domande sono state messe a punto dall’Università di Cambridge e l’Università La sapienza di Roma. La professoressa Golombok dell’Università di Cambridge è autrice del primo studio condotto negli U.S.A. sul benessere dei figli di coppie di due padri, concepiti con la surrogacy.

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