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Cultura

"Gioventù Criminale", il romanzo che racconta la criminalità romana ai giovani

Protagonista il Ninja, un ladruncolo di 16 anni che vive nella borgata romana. L'intervista all'autore Igor De Amicis

Raccontare la criminalità romana ai più giovani: è questo l'obiettivo di "Gioventù Criminale", ultimo romanzo di Igor De Amicis, in libreria dal 29 novembre.

Gioventù Criminale

Un romanzo di formazione, rivolto ai ragazzi dai 14 anni in su, che accende i riflettori sulla borgata romana. Un romanzo alla De Cataldo che racconta di un ragazzo di sedici anni, detto il Ninja, alla conquista di Roma.

Lo scrittore è Igor De Amicis, Dirigente Aggiunto di Polizia Penitenziaria, con una grande esperienza sul campo che, da anni, ama raccontare storie di criminalità e di speranza in libri per adulti e per ragazzi: "Lavorando in un carcere riesco a vedere le mancate occasioni, ragazzi che hanno commesso degli errori per mille motivi, dall'ambiente familiare alle cattive compagnie, ma che sono ragazzi con un grande potenziale, sono delle occasioni perse", racconta l'autore a RomaToday. Da qui l'esigenza di scrivere "Gioventù Criminale".

La trama

Il protagonista è Gianni, detto il Ninja, un ladruncolo di 16 anni che vive nella borgata romana con una madre disastrata da mantenere. Il ragazzo vuole fare il grande passo ed entrare nel giro criminale del Medusa, il temuto boss del quartiere che ha visto freddare un uomo sparandogli a sangue freddo a bordo piscina. Ma la scalata nel mondo criminale presto presenta il conto da pagare: al Ninja viene chiesto di giustiziare il Secco, uno dei suoi vecchi amici che ha
commesso uno sgarro di troppo. Come gli disse una volta uno sbirro, la strada imboccata dal Ninja ha solo due destinazioni alternative: la prigione o il cimitero. Per imboccare la terza occorre la più grande prova di coraggio: rinnegare il Medusa e ripercorrerla tutta all'indietro, più velocemente possibile.

"Il Ninja - spiega Igor De Amicis a RomaToday - è un ragazzo che ad un certo punto si troverà ad un bivio, dovrà fare una scelta importante da cui dipenderà tutta la sua vita futura. Quello che con questo romanzo vorrei trasmettere ai giovani è proprio di essere consapevoli delle proprie scelte fin da ragazzi, di saper riconoscere il bene e il male".

Un romanzo di formazione alla "De Cataldo"

Gioventù Criminale si presenta ai giovani come un romanzo di formazione: "Non è mai troppo tardi per cambiare vita, non è mai troppo tardi per fare le scelte giuste. Nessuno è esente dagli errori - aggiunge lo scrittore - ma per tutti c'è una seconda possibilità".

E in questa storia di giovane criminalità romana, scrittori come Giancarlo De Cataldo, Sandrone Dazieri, Carlo Lucarelli sono stati di ispirazione: "Raccontano realtà difficili sotto mille sfaccettature e lo fanno senza giudizi e pregiudizi, mostrandole per quello che sono. I loro romanzi proprio per questo diventano così affascinanti, perché si entra in quel mondo e alla fine del libro ognuno può trarre le proprie considerazioni. Io, nel mio piccolo, provo a fare lo stesso".

"Perché i ragazzi dovrebbero leggere Gioventù Criminale?" Igor De Amicis ci riflette bene e poi risponde convinto: "Per lo spirito d’avventura e per la voglia di crescere".

Igor De Amicis ha iniziato a scrivere una decina di anni fa, prima libri per ragazzi e poi storie crime, noir e thriller per adulti. Nel 2018 è uscito il suo primo libro  "La settima lapide", un romanzo per adulti, tradotto anche in Spagna, Sud America, Giappone e Germania. Scrive anche libri per ragazzi insieme la moglie Paola Luciani.

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