Gerano, il paese dell'infiorata a meno di un'ora da Roma
Cosa vedere a Gerano. Dove mangiare, dove dormire e come raggiungere da Roma. La guida completa
Circondata da boschi di castagno, affacciata su una pianura attraversata dal fiume Giovenzano, sorge Gerano, un borgo in provincia di Roma, una perla del Lazio racchiusa tra i monti Ruffi e il monte Guadagnolo.
Il suo nome deriva dalla pietra tufacea sulla quale sorge, che risulta molto simile alla Montagna delle Gru in Grecia, chiamata "Gherania", da cui, appunto, "Gerano". In questo paesino arroccato del Lazio è possibile ancora oggi ammirare ruderi di ville romane, le mura poligonali, i resti di Trebula Suffenas, al Passo della Fortuna, le mura romane in vari punti del paese.
Cosa vedere a Gerano
Porta Amato, Porta Maggiore, Porta Cancello, tra una vietta e un'altra, convergono tutte a Santa Maria e verso la parte più alta dell'antico castrum romano e vale la pena perdersi negli stretti e pittorecchi vicoletti del borgo in provincia di Roma. Da vedere la Fontana di Ciocio, un antico fontanile romano del II secolo, il Palazzo di Corte, del XIV secolo. Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Lorenzo, quella di Sant'Anatolia, nella località Collevecchio/Santa Anatolia e le chiese di SS.ma Annunziata e Sant'Anna, quest'ultima è la più piccola del borgo.
L'Infiorata di Gerano
Gerano è famosa per la sua Infiorata, festa in onore della Madonna del Cuore, giunta quest’anno al 293esimo anniversario, con l’allestimento della Secolare Infiorata a Lei dedicata nei prossimi 30 aprile, 1 e 2 maggio. I bozzetti con i disegni andranno a comporre un suggestivo tappeto floreale. I temi scelti, nell'edizione 2022 dell'Infiorata, spaziano da quelli prettamente liturgici fino al sociale passando agli omaggi e ricorrenze, così sarà ad esempio per i 30 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio con il ricordo dei giudici Falcone Borsellino e per Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 e un omaggio finale “Pace in Ucraina”.
Cosa mangiare a Gerano
Gerano è famosa per gli strozzapreti, chiamati così per l'impasto duro e colloso che ha necessità di un bicchiere di vino per andare giù. E, poiché, in alcuni momenti storici, i sacerdoti non potevano consumare il vino, la pasta prese questo nome. A Gerano gli strozzapreti sono tradizionalmente conditi con la pistecchia, un condimento realizzato con pomodoro, aglio, olio, prezzemolo e alici. Il borgo è famoso anche per le gnocche pelose, delle tagliatelle condite con funghi porcini e salsicce e per i maccarunacci co'gli cici, pasta e ceci locale. Tra i dolci della tradizione, infine, spiccano i ciammillitti de magru, dei biscotti con nocciole, zucchero, vino bianco, olio, farina e sale.
Per mangire a Gerano c'è la Trattoria Pizzeria L'infiorata, mentre nelle borghi limitrofi si trovano l'Antica Falegnameria e Distillati in Miscela (Cerreto Laziale), La Tombola (San Vito Romano).
Dove dormire a Gerano
Per dormire a Gerano c'è il B&B Margherita e l'Agriturismo Rossolampone vista montagne. Nei dintorni, anche in questo caso, è possibile trovare strutture differenti, tra agriturismi, bed & breakfast, hotel. Ad esempio, il B&B Casa Rosella a Bellegra, il B&B Civico 69 a Subiaco, la casa vacanza Il Casaletto, anche questa a Subiaco, la Tenuta Tufaro a Cerreto Laziale.
Come raggiungere Gerano da Roma
Gerano dista poco più di 50 km da Roma per un tempo di percorrenza di circa 50 minuti. Da Roma, prendere A24 in direzione SP33a a Castel Madama. Prendere l'uscita Castel Madama, continuare su SP33a. Guidare in direzione di di Via Santa Maria fino a Gerano.
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