Esse de li tempi de Checco e Nina: quando i romani usano questa espressione
Alla scoperta del dialetto romanesco e dei modi di dire più diffusi ancora oggi
"Sta cosa se faceva ai tempi de Checco e Nina" o anche "Ma l'hai visto? E' de li tempi de Checco e Nina". Due nomi che nel dialetto romanesco sono comuni e che nel parlato, molto spesso, diventano il tutt'uno "Decheccoennina".
Fa 'na figura da peracottaro: perché si dice così
E' dei tempi de Checco e Nina, significato
Un modo di dire ancora molto usato tra i romani. Sinonimo di "Anticaja e Petrella", entrambe espressioni che vogliono qualcosa di antico, passato di moda, da buttare, "de li tempi antichi". Che sia una situazione, un'usanza, un oggetto
Un modo chiaro ma simpatico per dire che una cosa è proprio fuori dal tempo. "Sta macchina è de li tempi de Checco e Nina". "L'hai visto il televisore di tizio? E' de li tempi de Checco e Nina". O, ancora: "Succedeva solo ai tempi de Checco e Nina". Un'espressione che, in qualsiasi modo si usi, indica sempre qualcosa di preistorico.
Di Checco e Nina che sono i diminutivi di Francesco e Giovanna, alla romana, si parla anche nella canzone di Bixio e Cherubini "C'era 'na vorta Roma".
Chi erano Checco e Nina
Secondo le leggende romane, secondo alcuni spettacoli teatrali e racconti, Checco e Nina erano due innamorati. Lui vissuto nella zona della Lungara, lei di San Cosimato. Lui, tipo infedele e donnaiolo, si era fidanzato con la bella Nina che lo amava alla follia, finché stanca dei continui tradimenti di Checco decise di lasciarlo. Una storia antica, d'artri tempi, appunto, divenuta nei secoli un modo di dire sulla bocca di tutti.