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Cannone del Gianicolo, lo sparo che da quasi 2 secoli scandisce il mezzogiorno dei romani

Come è nata la tradizione dello sparo. Il Cannone è sempre stato al Gianicolo? Tutto quello che c'è da sapere sul rituale iniziato nel lontano 1847

Il Cannone del Gianicolo che ogni giorno spara a mezzogiorno è una di quelle tradizioni che tutti i romani hanno nel cuore. Un'usanza iniziata tantissimi anni fa, addirittura nel 1847. 

L'uso di scandire il tempo con un colpo di cannone, fu infatti introdotto a metà dell'800 da papa Pio IX, precisamente il 1 dicembre 1847, con l'obiettivo di avere un segnale unico dell'ora ufficiale, al posto del suono disarmonico, non proprio coordinato, delle campane delle chiese romane.  La tradizione continuò anche con l'Unità d'Italia, il cannone sparò - ogni giorno a mezzogiorno - fino all'agosto 1903, prima da Castel Sant'Angelo, poi spostato a Monte Mario e, infine, definitivamente disposto al Gianicolo (il 24 gennaio 1904) dove lo troviamo tutt'oggi.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il cannone smise di sparare, per riprendere a segnare il mezzogiorno dei romani il 21 aprile 1959, in occasione del 2712esimo anniversario della fondazione di Roma. Da allora venne utilizzato un cannone campale da 75mm, usato dall'Artiglieria del Regno d'Italia per aprire la Breccia di Porta Pia, mentre non si hanno notizie sul tipo di cannone utilizzato in precedenza.

Successivamente quel cannone venne sostituito da un obice da 149/13 la cui bocca da fuoco, preda bellica dell'Esercito Austro-Ungarico nella Prima Guerra Mondiale. Ma anche questo cannone smise di sparare il 1 febbraio 1991. Attualmente, il cannone che spara a mezzogiorno a Roma, è un obice risultato di un assemblaggio della bocca da fuoco da 105/22 su affusto di 88/27 impiegati durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Ormai da anni, il segnale per far sparare il cannone, arriva via telefono, ma in passato, l'Osservatorio del Collegio Romano inviava il segnale in questo modo: una palla in vimini veniva fatta cadere lungo un’asta sul tetto della Chiesa di Sant’Ignazio, spettava ad un militare, munito di binocolo, controllare il momento in cui la palla cadeva e dare l'ok allo sparo.

Insieme all'effetto ottico del Cupolone da via Piccolomini, lo sparo del cannone del Gianicolo è uno di quegli spettacoli a cielo aperto, totalmente gratuiti, da vedere almeno una volta nella vita a Roma. 

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