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Villa Ada, riapre il bunker dei Savoia: prime visite dal 26 marzo  

Giovedì 24 l'inaugurazione alla presenza del commissario Straordinario Tronca, del Sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e dell'associazione Roma Sotterranea

Dopo 70 anni di abbandono apre per la prima volta al pubblico, a partire da sabato 26 marzo, il rifugio antiaereo dei Savoia immerso nella fitta vegetazione del grande parco di Villa Ada.

Giovedì 24 marzo alle 10.30 il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca, il Sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e l'Associazione Roma Sotterranea presenteranno alla stampa il percorso di visita del bunker di Re Vittorio Emanuele III di Savoia, realizzato realisticamente intorno agli anni 1940-1942 a uso esclusivo della famiglia reale.

LA STORIA -  Villa Ada Savoia, una delle più estese tra le ville storiche romane, venne commissionata dal primo re d’Italia Vittorio Emanuele II e divenne residenza della famiglia reale dal 1872 al 1878 e dal 1904 fino alla caduta della monarchia nel 1946. Scoppiata la II guerra mondiale, inizialmente si decise, in caso di bombardamenti aerei, di utilizzare come ricovero i locali sotterranei della Palazzina Reale (oggi sede dell’Ambasciata dell'Egitto), accessibili attraverso botole. Tuttavia, fra il 1941 e il 1942, per volontà di Mussolini, e con l ‘aggravarsi della situazione, fu avviata la realizzazione di un rifugio antiaereo blindato in una zona boschiva al centro del parco della villa, scavato nel banco tufaceo, con due grandi porte blindate di cui una carrabile, che necessitava di un breve tratto in auto per essere raggiunto.

Ancora ben conservato il bunker era destinato alla famiglia reale, in particolare al re Vittorio Emanuele III, alla regina Elena e alla principessa Mafalda, che abitava nella vicina Villa Polissena. Non si trattò, in realtà, di costruire un nuovo manufatto ma con molta probabilità furono utilizzate cavità preesistenti che vennero rinforzate con un rivestimento interno in mattoni, finiture in travertino sia intorno alle porte sia alla base dei muri. I locali interni, di dimensioni tali da permettere l'ingresso di autovetture, conservano ancor oggi due sistemi di filtraggio dell’aria, un sistema di protezione da attacchi chimici, un’uscita di sicurezza in verticale mediante scala a chiocciola e servizi igienici, caratteristiche indispensabili per garantire un minimo di comfort ed anche una sufficiente sicurezza.
 
L'ASSOCIAZIONE - Roma Sotterranea è un’associazione no-profit fondata nel 2000 che ha come scopo principale lo studio, la salvaguardia, la promozione e la valorizzazione storico-archeologica ed ambientale del sottosuolo della città. L'Associazione collabora sul campo con le sovrintendenze competenti per lo studio e la valorizzazione del patrimonio cittadino, fornendo ad archeologi ed studiosi le informazioni necessarie alla comprensione delle realtà sotterranee. Grazie ad una preparazione specifica raccoglie i dati necessari a fornire ad archeologi ed esperti del settore una serie di documentazioni necessarie per realizzare un quadro d’indagine esaustivo e completo.

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