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Cultura

Barbarano Romano, l'antico borgo medioevale nel cuore della Maremma laziale

Cosa vedere a Barbarano Romano. Dove mangiare, dove dormire e come raggiungere da Roma. La guida completa

Nel cuore del Parco Regionale Marturanum, tra boschi che si alternano ai pascoli dove vivono allo stato brado cavalli e bovini, sorge il prezioso borgo di Barbarano Romano. Il centro storico poggia su un’alta rupe tufacea di forma triangolare, protetta da un lato dalle fortificazioni delle antiche mura di cinta quattrocentesche, e dagli altri due lati si affaccia sulle Gole scavate dal torrente Biedano e dal suo affluente. In questo angolo della Tuscia viterbese la natura dialoga da secoli con la storia, custodendone tracce importanti nel territorio. Il Parco Marturanum offre numerosi percorsi e sentieri, tra trekking e archeologia. Come il Sentiero Caiolo, che consente di visitare le più belle ed interessanti tombe etrusche nella necropoli di San Giuliano. O il Sentiero Bosco della Bandita-Via Clodia, per una rilassante passeggiata alla scoperta della splendida cerreta d’alto fusto alla scoperta dei resti della via Clodia, ruderi di età romana, punti panoramici, possibilità di incontrare animali selvatici. Un borgo che conserva sulle facciate della case in pietra e le stradine che intersecano la via principale, che taglia in due il centro, tracce di architettura medioevale.

Vi facciamo conoscere questo grazioso borgo, dove l’epoca etrusca e quella romana hanno lasciato spazio ai gioielli storici di epoca medioevale offrendo ai visitatori un luogo suggestivo, dove gli attuali abitanti custodiscono tante antiche tradizioni.

Le origini di Barbarano Romano

Le origini del borgo risalirebbero all’epoca preistorica dell’antica Età del Bronzo, come dimostrano alcuni manufatti ritrovati nella zona. Bisogna arrivare all’epoca medioevale per rintracciare notizie di insediamenti stabili sul territorio. Nell’Alto Medioevo il nucleo abitativo di Marturanum si trasferì dove oggi sorge il borgo di Barbarano Romano, forse a causa di frequenti incursioni barbariche. La posizione elevata, sullo sperone tufaceo, fa ipotizzare la presenza all’epoca di un altro piccolo insediamento. Barbarano Romano faceva parte del Ducato Romano Longobardo, come dimostra una targa in marmo presente all’ingresso della chiesa principale del borgo, datata 1280. Fu poi feudo degli Anguillara, degli Orsini e infine dei Borgia, nel XV secolo. Fino al XIX secolo resterà assoggettato al diritto feudale di Roma.

Del periodo Arcaico, caratterizzato da importanti progressi economici e politici, restano le Tombe a Dado e semi dado come la Tomba Rosi, e le Tombe “a portico” e “a palazzina”. Al periodo romano, con la conquista di Veio e la conseguente fuga degli abitanti sull’altura di San Giuliano, si deve l’antica via Clodia di cui restano tracce nel Parco e nel borgo.

Cosa vedere a Barbarano Romano

L’ingresso al borgo è possibile attraverso Porta Romana, che con il suo caratteristico orologio apre un varco attraverso la triplice cinta muraria. Qui tra torri a pianta quadrata e altre a struttura cilindrica, si entra nell’antico borgo caratterizzato da vicoli e piazzette, portici e case in tufo con portali e finestre impreziosite da decorazioni di epoca medioevale. Merita una sosta il Museo Archeologico, che si incontra percorrendo il centro storico, dove sono custoditi i reperti portati alla luce negli scavi archeologici fatti nella zona. Per gli appassionati di escursioni e per gli amanti della storia, il Parco Marturanum è una tappa immancabile, con una visita alla necropoli di San Giuliano. Da visitare anche la Chiesa del Crocifisso, documentata nel 1573, nella cui unica navata è presente un pregiato crocifisso ligneo del XVI secolo. E anche la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta, risalente alla fine dell’XI secolo, al cui interno sono presenti numerose opere d’arte tra cui affreschi del XIV secolo.

Un’occasione per visitare il borgo la offrono le tante feste tradizionali, tra cui la benedizione degli animali in occasione della festa di Sant’Antonio Abate con la distribuzione della “staffa”, una doppia ciambella di pane con anice, l’Infiorata del Corpus Domini e il primo maggio con l’“Attozzata”, durante la quale i pastori del luogo fanno assaggiare della ricotta calda su fette di pane casereccio. A fine anno, il 4 dicembre, la festa di Santa Barbara con gare di poeti che si esibiscono in rime popolari su vari temi.

Cosa mangiare a Barbarano Romano

Uno dei piatti tipici è il “frustino del contadino”, un salame caratteristico per la sua forma allungata simile ad un frustino che è tipico dei Monti Cimini. Altra tipicità locale è la caciottina con nocciole, e gli “schiaffi di Papa Urbano” dolci a base di cioccolato e nocciole. Tanti i ristoranti in zona dove mangiare bene e assaggiare i piatti tipici: “Punto Ristoro la Casina di Caiolo”, “Borgo di Sant’Orsio”, “Pizzeria Fortuna”, “Arcanum”, “Al Tinello”, “Osteria La Pacchiona”.

Dove dormire a Barbarano Romano

Nel borgo di Barbarano Romano ci sono diverse possibilità di pernottamento. Come il “Casale in Tuscia”, una struttura immersa nella natura rigogliosa della Tuscia e circondata da un giardino. A 150 metri dal centro storico, c’è History & Nature un casale dotato di tutti i servizi e di un’accogliente camera. Apprezzata dai clienti per la sua posizione centrale nel borgo è la struttura “Relax dal caos di città” che mette a disposizione degli ospiti camere nuove e dotate di tanti servizi. Tante anche altre soluzioni di soggiorno in pieno borgo: “Abbracci Home Barbarano” o “Villa Rosalba camere”.

Come arrivare a Barbarano Romano da Roma

Per raggiungere Barbarano Romano da Roma: Per raggiungere Barbarano da Roma (circa 65 km) e da Viterbo (circa 30 km) percorrere la S.S. 2 Cassia fino al km 60 e seguire la segnaletica stradale.

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